Dall’agricoltura conservativa a quella rigenerativa

Gli obiettivi climatici europei aprono nuovi scenari per la carbon farming. Un cambio di prospettiva che impone una più diffusa adozione di tecnologie di agricoltura di precisione in formato digitale.

Tutelare il suolo e conservarne la fertilità non basta più.

La strategia climatica del Green Deal chiede all’agricoltura di:

  • far crollare le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030;
  • aumentare la capacità del suolo di assorbire 310 Mt di COeq. entro lo stsso anno;
  • misurare e verificare l’ammontare di emissioni ed assorbimenti entro il 2028.

L’Ue scarica così sull’agricoltura la grossa responsabilità di rimediare, attraverso tecniche carbon negative, ai grossi danni fatti da un modello economico non più sostenibile.

Come fare?

Occorre allargare l’orizzonte dell’agricoltura “conservativa” facendo propri i 5 principi di agricoltura “rigenerativa”:

  • minime lavorazioni e semina diretta;
  • copertura permanente del suolo;
  • rotazioni colturali calibrate;
  • zootecnia integrata;
  • garantire apparati radicali efficienti tutto l’anno.

Il convegno a Eima

Michele Pisante

Lo ha affermato Michele Pisante, coordinatore del comitato scientifico di Edagricole, nel corso del partecipato convegno organizzato dalla nostra casa editrice a Eima. Un cambio di prospettiva a cui può dare un grosso contributo una più diffusa adozione di tecnologie di agricoltura di precisione in formato digitale.

Secondo l’analisi di Michele Mattetti dell’Università di Bologna, la tecnologia presente delle nuove macchine agricole consente infatti di automatizzare i processi e di implementare nuovi approcci agronomici.

Per Marco Acutis di CarbonChange, spin off dell’Università di Milano, l’evoluzione da un modello di politica agricola in cui è il legislatore a imporre le tecniche agronomiche in base alla presunzione degli effetti sul clima ad un futuro in cui saranno gli agricoltori a poter dimostrare il proprio comportamento virtuoso dipende dalla diffusione di servizi digitali per il sequestro e valorizzazione della CO2.

Gottlieb Basch

Gottlieb Basch, presidente di Ecaf, ha ricordato che i principi di agricoltura rigenerativa sono gli unici che possono garantire un considerevole assorbimento di carbonio, riducendo al tempo stesso le emissioni connesse all’utilizzo di macchine, carburanti e concimi.

Una marcia in più di cui l’Ue dovrebbe tenere conto nell’ormai prossima regolamentazione dei crediti di carbonio.

Lo.To.

Dall’agricoltura conservativa a quella rigenerativa - Ultima modifica: 2022-11-23T10:54:34+01:00 da Lorenzo Tosi

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome