“Nocciola di qualità”, via al progetto di ricerca

Presentato ad Asti il progetto di ricerca realizzato da Regione Piemonte, Fondazione Agrion, Disafa e Agroinnova e sostenuto da alcune tra le principali realtà imprenditoriali regionali. L’obiettivo è quello di fronteggiare le emergenti criticità. Non solo cimice asiatica, ma anche avariato sui frutti e cascola pre-raccolta. Il progetto andrà avanti fino al 2024

Via al progetto di ricerca “Nocciola di qualità”. L’iniziativa, frutto del lavoro del Tavolo tecnico della nocciola piemontese proseguirà fino al 2024 ed è stata presentata oggi ad Asti, nell’aula magna del Polo Universitario.

L’obiettivo è fronteggiare le maggiori criticità legate alla qualità globale della nocciola Piemonte:

  • i danni da cimice asiatica,
  • l’avariato sui frutti,
  • le problematiche che caratterizzano la cascola pre-raccolta.

Tutta la filiera nello stesso tavolo

La Regione Piemonte ha incaricato la Fondazione Agrion di coordinare il gruppo di lavoro per le attività indicate come priorità.

Il tavolo tecnico attivato dalla Regione raccoglie le più importanti professionalità nell’ambito della ricerca, composto dal Settore Fitosanitario Regionale, Agrion - Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese, DISAFA - Università di Torino e Agroinnova. Oltre alle istituzioni e gli enti di ricerca, partecipano anche i principali esponenti del mondo imprenditoriale del settore e alla presentazione ufficiale erano presenti il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale  all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, il presidente di Fondazione Agrion Giacomo Ballari. il presidente di Unioncamere Piemonte Gian Paolo Coscia.

«Oggi è una giornata importante - sottolinea Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte -perché abbiamo fatto qualcosa che non era mai avvenuto prima, cioè far sedere allo stesso tavolo l’intera filiera della nocciola: produttori, trasformatori e grandi industrie utilizzatrici di questo nostro prodotto d’eccellenza».

I relatori

Qualità, sostenibilità e continuità

«L’obiettivo è lavorare insieme a un progetto che ha tre parole d’ordine: qualità, sostenibilità e continuità. Lo faremo con il supporto scientifico dell’Università di Torino, della Fondazione Agrion e di Agroinnova, perché garantire la qualità significa ad esempio difendere la nostra nocciola dalla cimice asiatica o dalla cascola».

Per il presidente della Regione Piemonte la sostenibilità deve essere sia ambientale che etica. «Deve cioè garantire il rispetto per l’ambiente ma anche di chi lavora in agricoltura garantendone i diritti e il giusto compenso».

E poi la continuità: «Serve un prodotto costante perché i danni dovuti alle calamità naturali sono sempre più frequenti e circoscritti a specifiche aree ed è fondamentale che i nostri agricoltori possano essere rimborsati».

«Per questo servono condizioni assicurative che incentivino e mettano nella condizione i nostri produttori di assicurare le proprie nocciole. Un percorso che, al pari del nostro vino, del riso e della carne, punta a rendere la nocciola del Piemonte un grande motore di sviluppo economico per tutto il territorio».

L'intervento del presidente Cirio

Lo sforzo della Regione nella difesa
della Tonda Gentile delle Langhe

«Il Piemonte – ricorda Marco Protopapa, assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte, - produce una varietà di nocciola, la Tonda Gentile, riconosciuta tra le migliori al mondo per qualità e per questo preservare questa eccellenza rappresenta una priorità assoluta nella politica agricola regionale».

«Siamo al fianco dei produttori che in questi ultimi anni stanno affrontando diverse problematiche dovute principalmente al cambiamento climatico che causa la diffusione della cimice asiatica e un peggioramento del livello qualitativo delle nocciole. Da qui è nata l’esigenza di un progetto a lungo termine che coinvolgesse insieme le istituzioni, il mondo della ricerca e il mondo imprenditoriale».

Il coordinamento di Agrion

«L’aumento significativo - evidenzia Giacomo Ballari, presidente di Fondazione Agrion - della corilicoltura a livello locale e la diffusione di nuove avversità, richiedono una gestione agronomica attenta, che garantisca la salvaguardia e la salubrità del prodotto».

La ricerca e la sperimentazione sono per Ballari fondamentali per trovare soluzioni efficaci, e al contempo rispettose dell’ambiente, alle criticità che anche il comparto corilicolo deve affrontare per consentire alla nocciola piemontese di distinguersi per la sua qualità e mantenere il primato che da sempre la caratterizza.

«Come Fondazione Agrion – continua - siamo stati incaricati dalla Regione Piemonte per coordinare il gruppo di lavoro per le attività che la filiera ha indicato come prioritarie, che vedranno coinvolti i partner nelle diverse attività di competenza».

«Verrà costituita una rete di monitoraggio sul territorio che coinvolgerà i tecnici di tutti i settori produttivi in modo da conoscere in tempo reale la situazione relativa all’insediamento di H. halys nelle zone di maggior presenza e agli spostamenti sul territorio regionale, al fine di concordare con i tecnici e le Organizzazioni di produttori, le strategie d’intervento da adottare nel corso della stagione».

«Ringrazio per il sostegno finanziario – conclude il presidente di Agrion- tutte le aziende private e le istituzioni pubbliche che continueranno in questi anni a dare la sostenibilità economica al progetto: un’operazione che permette di comprendere come sia efficace una collaborazione tra pubblico e privato che sostiene un settore economico strategico per la filiera agroalimentare piemontese».

I numeri del nocciolo in Piemonte

La coltivazione di nocciolo in Piemonte è una realtà in forte crescita e rappresenta uno dei poli di produzione più importanti a livello nazionale, con oltre 26.000 ettari distribuiti su tutto il territorio regionale e 9.000 aziende coinvolte.

La nocciola Tonda Gentile prodotta in Piemonte è considerata tra le migliori varietà al mondo dal punto di vista organolettico e per le caratteristiche di resa e pelabilità.

Noccioleti nelle Langhe

La scheda del Progetto “Nocciola di Qualità”

La proposta progettuale, strategica per il comparto corilicolo, ha l’obiettivo di fronteggiare le maggiori criticità legate alla qualità globale della nocciola Piemonte.

Il Tavolo tecnico attivato da Regione Piemonte, composto dal Settore Fitosanitario Regionale, Agrion - Fondazione per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese, DISAFA - Università di Torino e Agroinnova, ha condiviso l’assoluta necessità di porre rimedio alle problematiche evidenziate dalla filiera.

Nel progetto sono indicate come attività prioritarie quelle relative alla soluzione delle problematiche derivanti da:

  • danni da cimice
  • avariato sui frutti
  • problematiche che caratterizzano la cascola pre-raccolta.

La Regione Piemonte ha incaricato Fondazione Agrion di coordinare il gruppo di lavoro per le attività indicate come priorità dalla filiera. Queste sono confluite in tre sotto progetti in cui i diversi partner del gruppo di lavoro hanno dettagliato, nei rispettivi WP, le attività di competenza. Le attività progettuali sono iniziate nel 2021 e proseguiranno nel triennio 2022/2023/2024.

Il progetto è suddiviso in 4 sottoprogetti:

1: Cimice Asiatica: monitoraggio, contenimento e lotta biologica  

  • 1 monitoraggio regionale (agrion)
  • 2 valutazione dell’impatto della cimice asiatica sulla cascola pre-raccolta (disafa)
  • 3 verifica dell’impatto del controllo simbiotico sulle cimici autoctone (disafa)
  • 4 studio dell’interazione tra le sostanze battericide e i limitatori naturali dei fitofagi in corileto, inclusi i parassitoidi oofagi rilasciati (disafa)

2: L’avariato e le aflatossine nelle nocciole

  • 1 Monitoraggio della popolazione microbica dall’allegagione alla raccolta (AGROINNOVA e Agrion)
  • 2 Fattori predisponenti (AGROINNOVA e Agrion)
  • 3 Validazione di protocollo LAMP per rilevamento Aspergillus micotossigeni (AGROINNOVA)
  • 4 Ricerca di fonti di contaminazione da Aspergillus flavus in noccioleto e valutazione di strategie di difesa (AGROINNOVA)

3: Cascola Preraccolta, Criticita’ Multifattoriale

Dinamiche della cascola preraccolta

  • 1 Impollinazione (DISAFA – Agrion)
  • 2 Nutrizione e fisiologia dell’accrescimento (DISAFA – Agrion)
  • 3 Fattori climatici (DISAFA – Agrion)

4: Allevamento e rilascio in campo dell’ooparassitoide Trissolcus japonicus

(a cura di: Disafa, Settore Fitosanitario Regionale, Agrion)


Il progetto è realizzato grazie al contributo di:

  • Regione Piemonte
  • Unioncamere Piemonte
  • Ferrero Hazelnut Company
  • Fondazione CRC
  • Fondazione CRT
  • Camera di Commercio Cuneo
  • Banca d’Alba Credito Cooperativo
  • Gruppo Elah Dufour Novi
  • Domori
  • Venchi
  • AscoPiemonte s.c.
  • Piemonte Asprocor
  • con la collaborazione attiva delle organizzazioni agricole professionali.
“Nocciola di qualità”, via al progetto di ricerca - Ultima modifica: 2021-10-22T19:58:16+02:00 da Lorenzo Tosi

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