Space economy: oltre a fotografarlo, il satellite valuta la composizione del terreno

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Ibf Servizi scelta dall’Agenzia Spaziale italiana e dalla European Space Agency come hub tecnologico per sperimentare le applicazioni della missione Prisma sul settore agricolo

Ibf Servizi, società partecipata da Bf Spa, Ismea, A2A Smartcity ed e-Geos (Gruppo Leonardo) che offre servizi di agricoltura di precisione (93.000 gli ettari gestiti in Italia), è stata scelta come hub tecnologico sperimentale di un importante progetto di space economy che vede coinvolti l’Agenzia Spaziale Italiana, la European Space Agency e il Cnr-Irea.

Oggi la Space Economy rappresenta una delle più importanti traiettorie di sviluppo dell’economia mondiale dei prossimi decenni. Le sue applicazioni sono numerosissime e costantemente in aumento. Tra queste, c’è certamente il settore agricolo – un comparto oggi sempre più centrale in quanto fondamentale per l'approvvigionamento alimentare mondiale.

Nei prossimi decenni, la produzione di cibo dovrà infatti soddisfare la domanda di una popolazione mondiale in continuo incremento, in un contesto ambientale ed economico sempre più complicati. Per questa ragione, misure come quelle introdotte dalla precision farming dovranno diventare sempre più diffuse, consentendo di ottimizzare l’utilizzo delle risorse, riducendo gli sprechi e incrementando le rese, evitando sovrapposizioni di trattamenti, ottimizzando i processi e riducendo l’applicazione di fertilizzanti e fitofarmaci, con evidenti benefici sia in termini economici che ambientali. In questo contesto, i dati provenienti dall’osservazione spaziale della terra possono fornire un prezioso contributo attraverso il monitoraggio dello stato del campo.

I satelliti sentinelle della sostenibilità

Uno dei progetti europei più promettenti da questo punto di vista, concepito dalla European Space Agency, è quello dedicato alla “Sustainable Agricolture and Food-security”, il cui obiettivo è quello di dimostrare la bontà dei dati satellitari quale supporto ad applicazioni dedicate al mondo dell'agricoltura e avviare una nuova missione specifica all’interno del Programma europeo Copernicus, che ha consentito di lanciare missioni satellitari operative estremamente all’avanguardia.

A supporto di questa missione - la Copernicus Hyperspectral Imaging Mission for the Environment (Chime) - un ruolo fondamentale è quello ricoperto da Prisma - il primo satellite iperspettrale di nuova generazione ideato dall’Agenzia Spaziale Italiana in grado di distinguere non solo le caratteristiche geometriche degli oggetti osservati, ma anche la composizione chimico-fisica della superficie terrestre.

Jolanda di Savoia, sede della società, è stata scelta come sito sperimentale all’interno di questa missione per dimostrare e rendere evidente il ruolo fondamentale del dato iperspettrale nei settori produttivi sia come supporto all'ottimizzazione delle pratiche agricole sia come monitoraggio degli impatti.

Italia protagonista della ricerca in agricoltura

«L’Italia oggi grazie al Gruppo Bf Spa e in particolare attraverso Ibf Servizi è protagonista in programmi di ricerca e sviluppo di nuove tecniche per l’agricoltura di precisione, nazionali ed internazionali, all’avanguardia, con ricadute globali – ha detto il direttore Ibf Servizi ed Area R&S del Gruppo BF Spa Francesco Pugliese – già oggi i nostri clienti attraverso i servizi da noi erogati riescono, grazie ai risultati degli studi compiuti in queste sessioni, ad incrementare la loro competitività, tutelare la terra e aumentare la qualità del cibo prodotti».

Durante tutto il 2020, l’azienda agricola di Bonifiche Ferraresi è stata sede delle attività di ricerca svolte dai ricercatori del Cnr-Irea – supportati dai professionisti di Ibf Servizi – in contemporanea ai sorvoli del satellite Prisma.

I risultati del 2020 sono stati molto importanti tanto che il sito di Jolanda è stato uno più monitorati attraverso le immagini Prisma e il successo del progetto è stato tale da riproporre nel 2021 l’headquarter di Ibf Servizi come sito di sperimentazione in ambito agricolo – questa volta accompagnata anche dai sorvoli del sensore iperspettrale della Nasa.

I dati prodotti da queste sperimentazioni potranno fornire un supporto concreto alla missione Chime candidata al Programma Copernicus, oltre ad apporteranno benefici e vantaggi direttamente agli utenti che lavorano in ambito agricolo – permettendo loro una gestione sostenibile dell’agricoltura e delle materie prime.

Il successo di questo progetto dimostra ancora una volta come l’Italia oggi abbia un ruolo centrale nel contesto europeo di Space Economy e come Ibf Servizi rappresenti il soggetto italiano più all’avanguardia riconosciuto a livello europeo e di conseguenza protagonista di tutti i progetti, nazionali e internazionali, più importanti per l’agricoltura digitale: un orgoglio che le permette di partecipare alle ricerche di missioni attualmente sperimentali ed in futuro operative – dal cui successo dipenderà il futuro dell’agricoltura e della food security europea.

Space economy: oltre a fotografarlo, il satellite valuta la composizione del terreno - Ultima modifica: 2021-02-18T18:42:40+01:00 da Redazione Terra e Vita

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