Domanda

Io coltivatore diretto nel marzo 2007 ricevetti il compromesso di vendita di diversi terreni confinati con i miei. Il proprietario confinante prometteva di vendere i terreni ad un’industria estrattiva per metterci in condizione di esercitare il diritto di prelazione, che feci entro 30 gg. Il venditore confinante visti i pessimi rapporti, si rifiutava di fare rogito notarile, di conseguenza in contromossa feci l’offerta reale entro tre mesi dalla risposta di accettazione della prelazione (in contanti tramite ufficiale giudiziario visto l’importo importante). L’offerta non venne accettata dal venditore, quindi depositai la somma in banca su un conto vincolato con unico beneficiario il venditore.
Inizia dopo pochi mesi un contenzioso legale, tra il sottoscritto e in opposizione uniti venditore e industria estrattiva, in quanto loro non ritenevano valida l’offerta reale in contanti.
Dopo aver perso il primo grado di giudizio, vinsi il ricorso in appello il 30/5/2014. La sentenza è definitiva, passata in giudicato il 30/7/2015. Il 9 ottobre 2015, è stata cancellata la trascrizione della citazione, che mi impediva di procedere al rogito notarile. Ad oggi siamo pronti all’esecuzione del rogito. Chiedo:
- Il venditore può ora opporsi alla vendita dei terreni, o stracciare il compromesso?
- Dal 2007, a oggi , la somma utilizzata per l’offerta reale, si trova ancora in banca sullo stesso conto vincolato, e il venditore ha continuato a coltivare i suoi terreni. Posso chiedere interessi legali?
- Il 9/10/2015 ho registrato la cancellazione della trascrizione che ci impediva di procedere al rogito notarile. Quanti mesi ho per procedere con l’esecuzione del rogito? Almeno 12 mesi? O 24 mesi?