Domanda
Sono coltivatore diretto comproprietario al 50% di un fondo agricolo; il restante 50% di proprietà indivisa è di tre persone non coltivatori i quali hanno avuto per successione la proprietà.
È legittimo che essi pretendano un possesso del 50% del bene, senza intenzione di coltivarlo direttamente, e addirittura si sentano in diritto di dare in affitto a terzi senza autorizzazione e senza comunicarne le condizioni, a me, coinvolgendomi quindi in un contratto di cui nemmeno sono a conoscenza? Non esiste una sorta di prelazione del comproprietario coltivatore diretto ad aspirare alla coltivazione dell’intera proprietà fin quando essa non sarà divisa? E quali sono i criteri di adozione affinchè una proprietà si possa dichiarare non comodamente divisibile?
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<p>Sono coltivatore diretto comproprietario al 50% di un fondo agricolo; il restante 50% di proprietà indivisa è di tre persone non coltivatori i quali hanno avuto per successione la proprietà.<br /><br />È legittimo che essi pretendano un possesso del 50% del bene, senza intenzione di coltivarlo direttamente, e addirittura si sentano in diritto di dare in affitto a terzi senza autorizzazione e senza comunicarne le condizioni, a me, coinvolgendomi quindi in un contratto di cui nemmeno sono a conoscenza? Non esiste una sorta di prelazione del comproprietario coltivatore diretto ad aspirare alla coltivazione dell’intera proprietà fin quando essa non sarà divisa? E quali sono i criteri di adozione affinchè una proprietà si possa dichiarare non comodamente divisibile?</p>