Domanda
Nel corso del rapporto di affitto agrario tra uno dei proprietari del terreno ed un contadino, quest’ultimo acquista una quota pro indiviso del terreno che conduce in affitto.
L’affittuario continua a disporre della cosa non solo in virtù del pregresso rapporto obbligatorio ma anche in base alla assunta nuova qualità di comproprietario.
Alla scadenza del contratto, uno dei comproprietari (N.B diverso dal locatore concedente) titolare della quota di maggioranza della comunione, comunica disdetta e chiede la condanna dell’affittuario al rilascio in suo favore del terreno.
Domanda: può il comproprietario-maggioritario validamente esperire l’azione di risoluzione e conseguire la disponibilità del terreno oppure l’affittuario ha diritto a sostenere che in qualità di comproprietario non può comunque essere privato del suo possesso del bene?
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<p style="text-align: justify;">Nel corso del rapporto di affitto agrario tra uno dei proprietari del terreno ed un contadino, quest’ultimo acquista una quota pro indiviso del terreno che conduce in affitto. <br />L’affittuario continua a disporre della cosa non solo in virtù del pregresso rapporto obbligatorio ma anche in base alla assunta nuova qualità di comproprietario. <br />Alla scadenza del contratto, uno dei comproprietari (N.B diverso dal locatore concedente) titolare della quota di maggioranza della comunione, comunica disdetta e chiede la condanna dell’affittuario al rilascio in suo favore del terreno. <br />Domanda: può il comproprietario-maggioritario validamente esperire l’azione di risoluzione e conseguire la disponibilità del terreno oppure l’affittuario ha diritto a sostenere che in qualità di comproprietario non può comunque essere privato del suo possesso del bene?</p>