Domanda
Oggetto del quesito la compravendita di un piccolo (1500 mq) appezzamento di terreno ad uso agricolo privo di fabbricati.
Schematicamente la situazione storica: fondo agricolo di circa 30.000 mq interamente affittato. In seguito ad una successione il terreno viene diviso in tre parti (due sorelle e la loro madre) di 10.000 mq. Sul terreno resta la conduzione in affitto precedente senza, però, stipulare tre nuovi contratti.
Una delle due sorelle decide di vendere una parte della sua proprietà (i 1.500mq di cui sopra dopo il regolare frazionamento).
All’affittuario viene inviato il compromesso per l’eventuale esercizio del diritto di prelazione (anche se “a voce” ha sempre detto di non essere interessato).
Al momento di firmare la liberatoria (non tanto per la prelazione in quanto il termine dei 30 giorni è trascorso) quanto per la conduzione del terreno l’associazione del affittuario si è accorta che di fatto non esiste un contratto fra la sorella venditrice e l’affittuario stesso e quindi a loro parere non serve nessuna liberatoria. Secondo me (parte nuovo acquirente non coltivatore) invece serve in quanto “di fatto” il terreno è stato condotto e potrebbe, in caso di controversia, pretendere la conduzione per altri 15 anni. Lei cosa ne pensa?
Inoltre: se non esiste il contratto d’affitto il diritto di prelazione può essere richiesto dai confinanti?
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<p style="text-align: justify;">Oggetto del quesito la compravendita di un piccolo (1500 mq) appezzamento di terreno ad uso agricolo privo di fabbricati.<br />Schematicamente la situazione storica: fondo agricolo di circa 30.000 mq interamente affittato. In seguito ad una successione il terreno viene diviso in tre parti (due sorelle e la loro madre) di 10.000 mq. Sul terreno resta la conduzione in affitto precedente senza, però, stipulare tre nuovi contratti.<br />Una delle due sorelle decide di vendere una parte della sua proprietà (i 1.500mq di cui sopra dopo il regolare frazionamento). <br />All’affittuario viene inviato il compromesso per l’eventuale esercizio del diritto di prelazione (anche se “a voce” ha sempre detto di non essere interessato). <br />Al momento di firmare la liberatoria (non tanto per la prelazione in quanto il termine dei 30 giorni è trascorso) quanto per la conduzione del terreno l’associazione del affittuario si è accorta che di fatto non esiste un contratto fra la sorella venditrice e l’affittuario stesso e quindi a loro parere non serve nessuna liberatoria. Secondo me (parte nuovo acquirente non coltivatore) invece serve in quanto “di fatto” il terreno è stato condotto e potrebbe, in caso di controversia, pretendere la conduzione per altri 15 anni. Lei cosa ne pensa? <br />Inoltre: se non esiste il contratto d’affitto il diritto di prelazione può essere richiesto dai confinanti?<br /> </p>