Domanda
Il giorno 10 Maggio del 2007, insieme a mio fratello abbiamo acquistato, dallo stesso venditore, rispettivamente un immobile vecchio e fatiscente (fienile) con circostante corte agricola estesa di mq 1.400 che ho intestato a me. Tutto ciò a confine con terreno agricolo di proprietà dello stesso venditore ma ipotecato dalle banche. Nonché immobile vecchio e fatiscente adibito ad abitazione e rimessa, già stalla, con circostante corte estesa di mq.2.700 intestato a mio fratello.
Poiché il perimetro di mia proprietà risultava piuttosto spigoloso e sgraziato, il giorno della stipula il proprietario si è impegnato, verbalmente ed in presenza del geometra e di altre persone, di ricomprarsi la parte ipotecata e di vendermi circa mq 1200 al prezzo che avevamo pattuito.
Successivamente abbiamo ristrutturato i due immobili. Il casolare attribuito a mio fratello con licenza edilizia per civile abitazione, il fienile attribuito a me con licenza comunale per realizzazione Country House.
A Settembre del 2010 abbiamo ultimato le opere di ristrutturazione. Il mese scorso siamo venuti a conoscenza che il nostro venditore ha ceduto il terreno confinante, originariamente ipotecato, quello a me a suo tempo promesso nonché un ulteriore appezzamento di terreno ad un imprenditore agricolo non confinante senza che noi ne fossimo informati. In questi anni ho sempre ripulito il terreno a me promesso anche in considerazione del fatto che trattasi di scarpata lunga circa 50 metri ed alta circa 4/5 metri a ridosso del mio ingresso più volte franato provvedendo al risanamento.
L’acquirente dell’area a me promessa dal venditore, sarebbe disposto a rivendermi la superficie ma ad un prezzo 5 volte superiore prezzo di mercato; ora Vi chiedo se stante che ho la licenza per gestire un country house ciò mi permette di accampare il diritto di prelazione sulla vendita fatta a mia insaputa o altre forme che tutelino i miei interessi che ritengo siano stati lesi dalla mancanza di correttezza del venditore.
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<p style="text-align: justify;">Il giorno 10 Maggio del 2007, insieme a mio fratello abbiamo acquistato, dallo stesso venditore, rispettivamente un immobile vecchio e fatiscente (fienile) con circostante corte agricola estesa di mq 1.400 che ho intestato a me. Tutto ciò a confine con terreno agricolo di proprietà dello stesso venditore ma ipotecato dalle banche. Nonché immobile vecchio e fatiscente adibito ad abitazione e rimessa, già stalla, con circostante corte estesa di mq.2.700 intestato a mio fratello.<br />Poiché il perimetro di mia proprietà risultava piuttosto spigoloso e sgraziato, il giorno della stipula il proprietario si è impegnato, verbalmente ed in presenza del geometra e di altre persone, di ricomprarsi la parte ipotecata e di vendermi circa mq 1200 al prezzo che avevamo pattuito.<br />Successivamente abbiamo ristrutturato i due immobili. Il casolare attribuito a mio fratello con licenza edilizia per civile abitazione, il fienile attribuito a me con licenza comunale per realizzazione Country House. <br />A Settembre del 2010 abbiamo ultimato le opere di ristrutturazione. Il mese scorso siamo venuti a conoscenza che il nostro venditore ha ceduto il terreno confinante, originariamente ipotecato, quello a me a suo tempo promesso nonché un ulteriore appezzamento di terreno ad un imprenditore agricolo non confinante senza che noi ne fossimo informati. In questi anni ho sempre ripulito il terreno a me promesso anche in considerazione del fatto che trattasi di scarpata lunga circa 50 metri ed alta circa 4/5 metri a ridosso del mio ingresso più volte franato provvedendo al risanamento.<br />L’acquirente dell’area a me promessa dal venditore, sarebbe disposto a rivendermi la superficie ma ad un prezzo 5 volte superiore prezzo di mercato; ora Vi chiedo se stante che ho la licenza per gestire un country house ciò mi permette di accampare il diritto di prelazione sulla vendita fatta a mia insaputa o altre forme che tutelino i miei interessi che ritengo siano stati lesi dalla mancanza di correttezza del venditore.<br /><br /> </p>
