Domanda
Premetto che non sono un allevatore tanto meno un agricoltore ma semplicemente un amante degli animali.
All'uopo, feci un contratto verbale (circa quattro anni fa) con il proprietario per un canone mentile di 100 (cento) euro.
Recintai il terreno e lo ripulii dai cumuli di scarichi di qualsiasi genere che i proprietari avevano accumulato nel tempo, ho potato con l'aiuto di un esperto quei cinque alberi di ulivo che erano praticamente morti, ho fatto un piccolo orto ed altre migliorie al terreno (impianto di irrigazione, zappatura con mezzi meccanici) e seminato il terreno affinchè gli asinelli abbiano il foraggio sempre fresco.
Ho comunicato al proprietario del terreno la mia espressa volontà di avere un regolare contratto d'affitto perchè desideravo avere le normali utenze (corrente elettrica e volevo fare un contratto mio per avere l'acqua, visto che adesso me la passa il mio confinante).
Il punto è questo:
il proprietario mi ha chiesto indietro il terreno adducendo fatti personali che non sto qui a discutere, ma che si sono rivelati falsi.
In altre parole vuole affittare il terreno ad un suo amico per un canone di gran lunga superiore.
La mia domanda è la seguente, come faccio a cautelarmi? Posso fare il contratto unilaterale, e se si, dove?
Aggiungo che il pagamento dei mensili avviene brevi mano e non ho uno straccio di ricevuta.
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Ho preso in affitto un terreno agricolo per fare un ricovero di animali (asinelli, galline, cani, gatti randagi o abbandonati.
Buona sera, sono proprietaria di un terreno agricolo ed ho scoperto facendo il mod. 730 precompilato di aver la presenza di un atto di affitto attivo per il 2015 , CI SONO I DATI DELL ‘ATTO , ma io non ho MAI neanche verbalmente
dato in affitto questo terreno ! Come fare a sapere almeno chi ha fatto questo ? E POI COME ANNULLARE QUESTO
CONTRATTO FATTO A MIA INSAPUTA?Grazie se mi risponderete !
–
Se nessuno ha avanzato pretese è molto probabile che non ci sia nessun contratto e che si tratti di un errore dell’ufficio nella precompilazione del modulo. In questo caso sarà sufficiente (il che va comunque fatto, anche ai fini di accertamento della reale situazione) segnalare l’errore all’Agenzia delle Entrate.
Non si può tuttavia escludere che qualcuno abbia formato, a scopi truffaldini un falso contratto di affitto avente ad oggetto il fondo della lettrice da utilizzare probabilmente per presentare una fasulla domanda di aiuti Pac all’Agea. Tanto la Guardia di Finanza quanto la magistratura hanno avuto anche di recente occasione di occuparsi di falsi contratti di affitto presentati da agricoltori (presunti o reali, comunque disonesti) per l’inserimento nei fascicoli aziendali ai Caa (Centri assistenza agricola), che, secondo quanto si è ritenuto, non hanno l’obbligo di verificarne l’autenticità.
Dal momento che, a quanto risulta dal quesito, nel modello 730 precompilato ci sono i dati dell’atto, è opportuno controllare la situazione, oltre che presso l’Agenzia delle Entrate, presso l’Ufficio del Registro che risulta avere effettuato la registrazione. Se l’esistenza del falso contratto viene confermata è opportuno presentare denuncia preferibilmente, in quanto direttamente interessata a questo genere di pratiche, alla Guardia di Finanza.
Se gli accertamenti suggeriti riescono troppo difficili o non portano a risultati sicuri è opportuno ricorrere senz’altro alla strada della denuncia, facendo presenti le difficoltà incontrate.
Francesco Mario Agnoli
Grazie della risposta, ne farò buon uso!
Buongiorno.
Ho affittato un terreno agricolo per una durata di 10 anni.
Adesso il conduttore vuole avvalersi della facoltà di avere il terreno per 15 anni.
Può farlo?
È la solita questione dei “patti in deroga”, una norma della quale purtroppo spesso non si tiene conto al momento di stipulare i contratti.
La legge n. 203/1082 detta una disciplina completa degli affitti agrari, ma ha inserito all’art. 45 una norma, quella dei cosiddetti “patti in deroga” (in deroga appunto alla legge), che consente alle parti di regolare il loro rapporto pressoché totalmente nel modo che, concordemente, ritengono più opportuno. Nella pratica uno dei punti più “derogati” della disciplina di legge è proprio quello che riguarda la durata del contratto, che la 203 stabilisce in anni 15 e che molti concedenti tendono a ridurre. L’art. 45 richiede però per la validità di tali patti “l’assistenza delle rispettive organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale, tramite le loro organizzazioni provinciali”. Se non si rispetta questa formalità (in realtà dovrebbe essere qualcosa di più di una semplice formalità, perché i rappresentanti delle organizzazioni professionali dovrebbero svolgere un ruolo attivo, quanto meno di consiglio) si applica la disciplina di legge anche per quanto riguarda la durata: quindici anni, appunto.
Francesco Mario Agnoli
Buongiorno.
Sono proprietario di un piccolo terreno agricolo che ho affittato con contratto redatto presso sede di associazione di categoria dove era presente solo la parte a tutela dell’affittuario, ma nell’atto risulta anche una parte a mia tutela.
Successivamente scopro che l’atto registrato non è quello firmato da me, ma è stata sostituita la prima pagina in cui è stata modificata la data per far rientrare la registrazione nei 30 gg previsti.
Vista la falsità dell’atto si può ritenere tale contratto nullo?
Grazie mille.
Se, come lascia supporre il fatto che l’affittuario era assistito dal proprio “rappresentante sindacale”, sono state introdotte clausole non conformi a quelle dettate dalla legge n. 203/1982, il contratto è certamente nullo perché il lettore, nonostante la contraria dichiarazione, non vi era effettivamente assistito dal rappresentante locale della sua associazione di categoria. Difatti per la validità dei patti in deroga l’art 45 della citata legge impone tale forma di assistenza per tutte le parti.
Per quanto riguarda invece la falsità se questa concerne esclusivamente la data di conclusione del rapporto e se si tratta di una differenza di pochi giorni finalizzata esclusivamente alla tempestività della registrazione senza influenza alcuna sul contenuto del contratto (in particolare sulla data di inizio del rapporto e sulla sua durata) non sono del tutto certo che in caso di controversia giudiziaria, il giudice ne dichiarerebbe la nullità. Va comunque tenuto presente che sia della mancata assistenza, sia della sostituzione del primo foglio e dell’alterazione della data occorre fornire adeguata prova.
Francesco Mario Agnoli
Buogiorno,un imprenditore agricolo, a mia insaputa ha stipulato un contratto unilaterale su un mio terreno agricolo (io non sono coltivatore diretto) inoltre , ha provveduto a far passare nel sottosuolo (sempre a mia insaputa) una condotta per portare l’acqua potabile nella casa colonica che ha la dimora .. è possibile? grazie
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salve sono fittuario da oltre 110 anni senza mai un contratto di fitto di un fondo agricolo ora lo vorrei acquistare per paura che lui possa mandarmene dal fondo
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