Domanda

Scrivo la presente per sottoporvi il seguente quesito:
Una società di capitali attiva nel settore metalmeccanico intende concedere in affitto dei fondi rustici di cui è proprietaria, al solo scopo di tenerli puliti e quindi per un canone meramente simbolico, ancorchè per periodi non superiori all'anno di modo da non restare eccessivamente vincolata dal medesimo rapporto contrattuale.
L'azienda agricola futura affittuaria ha inviato alla proprietaria un modello contrattuale che contiene clausole in deroga alla disciplina dettata dalla L. n. 203/1982 (durata annuale, canone inferiore a quello normativamente stabilito, peculiari limiti all'attività dell'affittuario con particolare riferimento ai miglioramenti, etc...), senza tuttavia alcun richiamo all'art. 45, nè alcun accenno alla partecipazione delle associazioni professionali da questo richiamate. Anzi nelle premesse si prevede espressamente che 'le parti si danno reciprocamente atto che al rapporto instaurando, stante la natura societaria del soggetto richiedente, non è applicabile la disciplina di cui alla legge n. 203 del 1982'.
È valida una simile clausola? O più precisamente, può escludersi l'applicabilità della legge n. 203 del 1982 in virtù della natura societaria del richiedente e quindi può ammettersi un contratto di affitto in deroga che non rispetti quanto disposto dall'art. 45 della medesima legge?