Domanda
Sono un giovane di 29 anni, residente in un comune montano, che avrebbe intenzione di iniziare l'attività di allevatore.
Da una proiezione dei ricavi, il mio volume d'affari non supera i 7.000 euro, sarò dunque in un regime di esonero.
Sono obbligato a pagare i contributi Inps? Oppure esistono delle condizioni di esonero?
L'eventuale iscrizione al registro imprese, impone l'obbligo di iscrizione all'Inps?
Ho consultato diversi consulenti che mi hanno dato pareri discordanti.
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Sono un giovane di 29 anni, residente in un comune montano…
Ma una volta in pensione devo continuare a versare i contributi vita natural durante?
L’obbligo di versamento e la pensione per il coltivatore diretto non sono ostativi l’uno per l’altro.
Infatti l’obbligatorietà delle assicurazioni sociali, è nata con la legge 1047/57 successivamente modificata dalla legge 9/63 e dalla legge 233/90 ed è legata all’attività prestata dal coltivatore diretto mente la pensione è legata all’anzianità contributiva o alla mera anzianità. Quindi ai fini previdenziali Lei non dovrà corrispondere i contributi “vita natural durante” ma fino al momento nel quale continua a effettuerà la coltivazione manuale del fondo. Cessando l’attività cessa anche l’obbligo contributivo. Per mera informazione Le aggiungo che comunque Lei se è pensionato agricolo Inps può versare i contributi con la riduzione del cinquanta per cento si informi presso la sede Inps di competenza o presso un patronato.
Luciano Boanini
Quindi se io sono disoccupato e ho solo p.iva agricola e per dire 50 giornate lavorative al posto delle 104 non devo ne pagare l Inps e ne iscrivermi alla Camera di commercio ? Devo solo fare autofattura e non superare i 7000 euro ? e non devo fare la dichiarazione dei redditi ?
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