Domanda
Leggendo alcune alcune vostre risposte relative all’oggetto di questa mail nella rubrica “L’esperto risponde”, mi sono venuti dei dubbi che fino ad adesso pensavo di non avere.
Assieme a mia moglie (IAP) possiedo una società agricola con titolo di IAP. Sul fondo di proprietà utilizzato per l'attività agricola insiste un fabbricato rurale, abitazione della famiglia, e una pertinenza adibita in parte a rimessa agricola e in parte a serra. Tutti e due i fabbricati sono tuttora iscritti al catasto terreni sotto la voce di fabbricato rurale. La proprietà di tali fabbricati risale al 1993.
L’Agenzia del Territorio (Marche) non ha iscritto nessuna delle particelle catastali di nostra proprietà nella lista dei fabbricati rurali che hanno perso la ruralità, quindi non abbiamo fatto alcuna pratica per l’accampionamento al catasto fabbricati.
Leggo in una vs. risposta del 15.04.2009 la lista delle condizioni vincolanti all’accatastamento: nuove costruzioni, trasferimento proprietà tra vivi o per successione, di ristrutturazione dell’immobile. Ad oggi non si è presentata alcuna di queste condizioni.
Chiedo:
E’ corretto ad oggi non avere accampionato i nostri fabbricati rurali nel catasto dei fabbricati con applicazione della rendita catastale, ancorché non applicabile sia dal punto di vista delle imposte dirette che di ICI? Oppure è necessario per qualsiasi tipo di fabbricato rurale, senza condizioni, accampionarlo al catasto fabbricati?
Ho in previsione di installare alcuni pannelli solari e chiederne la detrazione nella misura del 36% dall’UNICO; essendo tale investimento equiparato ad una ristrutturazione, dovrò in quel caso ricorrere all’accatastamento?
Voglio ampliare il garage dell’abitazione, da una a due macchine. E’ ritenuta ristrutturazione?
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<p>Leggendo alcune alcune vostre risposte relative all’oggetto di questa mail nella rubrica “L’esperto risponde”, mi sono venuti dei dubbi che fino ad adesso pensavo di non avere.<br />Assieme a mia moglie (IAP) possiedo una società agricola con titolo di IAP. Sul fondo di proprietà utilizzato per l'attività agricola insiste un fabbricato rurale, abitazione della famiglia, e una pertinenza adibita in parte a rimessa agricola e in parte a serra. Tutti e due i fabbricati sono tuttora iscritti al catasto terreni sotto la voce di fabbricato rurale. La proprietà di tali fabbricati risale al 1993.<br />L’Agenzia del Territorio (Marche) non ha iscritto nessuna delle particelle catastali di nostra proprietà nella lista dei fabbricati rurali che hanno perso la ruralità, quindi non abbiamo fatto alcuna pratica per l’accampionamento al catasto fabbricati.<br />Leggo in una vs. risposta del 15.04.2009 la lista delle condizioni vincolanti all’accatastamento: nuove costruzioni, trasferimento proprietà tra vivi o per successione, di ristrutturazione dell’immobile. Ad oggi non si è presentata alcuna di queste condizioni.<br />Chiedo:<br />E’ corretto ad oggi non avere accampionato i nostri fabbricati rurali nel catasto dei fabbricati con applicazione della rendita catastale, ancorché non applicabile sia dal punto di vista delle imposte dirette che di ICI? Oppure è necessario per qualsiasi tipo di fabbricato rurale, senza condizioni, accampionarlo al catasto fabbricati?<br />Ho in previsione di installare alcuni pannelli solari e chiederne la detrazione nella misura del 36% dall’UNICO; essendo tale investimento equiparato ad una ristrutturazione, dovrò in quel caso ricorrere all’accatastamento?<br />Voglio ampliare il garage dell’abitazione, da una a due macchine. E’ ritenuta ristrutturazione?</p>