Domanda

Sono una abbonata di Terra e Vita. Vi sottopongo un quesito riguardante un cliente dello studio.

In riferimento all'art. 2135 co. 3, c.c., riguardante le attività agricole connesse che hanno per oggetto la manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione di prodotti agricoli, anche acquistati da terzi, oltre al rispetto della appartenenza alla stessa categoria merceologica, al dover sottoporre gli stessi prodotti alla manipolazione e alla quantità prevalente, si devono rispettare altre condizioni riguardanti il limite di reddito (ottenuto dalla vendita dei prodotti agricoli di provenienza altrui)? Il limite di Euro 160.000 di reddito proveniente dalla vendita di prodotti altrui, valido per le imprese agricole individuali, riguarda solo il caso di vendita diretta di prodotti di provenienza di terzi, che non subiscono manipolazioni e trasformazioni?

Nel caso in cui i prodotti agricoli di provenienza di terzi, non fossero facilmente individuabili sia in termini quantitativi, che di reddito prodotto, come ci si dovrebbe regolare?

Nel caso di calamità atmosferica che ha compromesso il raccolto, ed in presenza di sottoscrizione di un contratto di fornitura di prodotti della stessa categoria merceologica, per l'acquisto dei medesimi prodotti c/o terzi, c'è un limite quantitativo da rispettare?

Giova sottolineare che il cliente opera in regime Iva normale nel settore vitivinicolo. Dovrà acquistare vino e mosto per migliorare la propria produzione, dato l'andamento climatico sfavorevole di quest'anno e, per gli anni a venire, vorrà acquistare anche uva da vino da terzi, per migliorare il proprio prodotto.

Vi Ringrazio per la cortese e, se possibile, sollecita risposta.