Domanda
Abbiamo un terreno in affitto con contratto scaduto (novembre 2014), il coltivatore ritiene che si sia tacitamente rinnovato, il proprietario no. A tutt’oggi di fatto il coltivatore sta lavorando il terreno e la proprietà non ha chiesto la liberazione del fondo. Quanto tempo deve passare se il proprietario non fa nulla per essere certi che il contratto si sia rinnovato tacitamente? C’è una disdetta, ma non è chiaro se sia o meno valida. Nell’ipotesi fosse valida, non avendo a oggi liberato il fondo e non avendone avuta richiesta, il proprietario ha un termine entro il quale fare valere i suoi diritti? Può chiedere i danni e quali, nel caso decida più avanti di adire vie legali, se nel frattempo viene pagato l’affitto regolarmente?
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