Domanda
Sono un coltivatore diretto e conduco in affitto un terreno agricolo da oltre 20 anni mediante contratto verbale. Tre anni or sono il vecchio proprietario, che non aveva figli, è deceduto lasciando l’intera eredità, compreso il terreno in questione, all’infermiera che lo ha assistito fino alla morte. Il nipote di questo (figlio della sorella) ha impugnato il testamento per infermità mentale dello zio, che sarebbe, secondo la sua tesi, stato raggirato dall’infermiera, e il relativo giudizio è tutt’ora pendente.
Io ho continuato e continuo a pagare l’affitto, senza un contratto registrato, all’erede infermiera e la trascrizione dell’impugnazione del testamento risulta dai pubblici registri. Ora l’erede è fortemente intenzionato a vendere il terreno. Posto che l’acquisto del fondo mi interessa dal momento che sono coltivatore diretto e che in alternativa rischio l’azione di rilascio dello stesso, chiedo:
- nel caso malaugurato di vittoria in giudizio del nipote che ha impugnato il testamento (che visti i tempi della giustizia potrebbe avvenire tra oltre 10 anni..), l’atto di compravendita stipulato oggi nonostante la trascrizione dell’impugnazione, sarebbe valido?
- Quale sarebbe la procedura in questo caso? Che cosa rischio?
- Il nipote mi può estromettere e vendere a chi vuole? La mia condizione di affittuario cd del terreno acquistato, mi darebbe qualche diritto? Come posso tutelarmi?
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<p>Sono un coltivatore diretto e conduco in affitto un terreno agricolo da oltre 20 anni mediante contratto verbale. Tre anni or sono il vecchio proprietario, che non aveva figli, è deceduto lasciando l’intera eredità, compreso il terreno in questione, all’infermiera che lo ha assistito fino alla morte. Il nipote di questo (figlio della sorella) ha impugnato il testamento per infermità mentale dello zio, che sarebbe, secondo la sua tesi, stato raggirato dall’infermiera, e il relativo giudizio è tutt’ora pendente.<br /><br />Io ho continuato e continuo a pagare l’affitto, senza un contratto registrato, all’erede infermiera e la trascrizione dell’impugnazione del testamento risulta dai pubblici registri. Ora l’erede è fortemente intenzionato a vendere il terreno. Posto che l’acquisto del fondo mi interessa dal momento che sono coltivatore diretto e che in alternativa rischio l’azione di rilascio dello stesso, chiedo:<br />- nel caso malaugurato di vittoria in giudizio del nipote che ha impugnato il testamento (che visti i tempi della giustizia potrebbe avvenire tra oltre 10 anni..), l’atto di compravendita stipulato oggi nonostante la trascrizione dell’impugnazione, sarebbe valido?<br />- Quale sarebbe la procedura in questo caso? Che cosa rischio?<br />- Il nipote mi può estromettere e vendere a chi vuole? La mia condizione di affittuario cd del terreno acquistato, mi darebbe qualche diritto? Come posso tutelarmi?</p>