Domanda
Sono una giovane casalinga e circa un anno fa ho fatto un compromesso per l’acquisto di una casa più terreni agricoli in zona montana.
L’abitazione ad oggi risulta al catasto come fabbricato rurale, ma è già stabilito che prima del rogito i venditori (che non hanno niente a che fare con l’agricoltura) avranno l’obbligo di accatastarla correttamente come civile abitazione.
Siccome sto riscontrando difficoltà nel vendere la mia abitazione principale, per non perdere la caparra dovrò acquistare come seconda casa.
Per quanto riguarda l’acquisto dei terreni (cifra pattuita in 70.000 euro) vorrei sapere se posso usufruire delle agevolazioni fiscali dei coltivatori diretti, avendo l’intenzione subito dopo il rogito, di aprire partita iva e dedicarmi ai terreni.
E’ vero che ho 3 anni di tempo dopo l’acquisto?
E quindi a quanto ammonterebbero le imposte da pagate al notaio?
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<p style="text-align: justify;">Sono una giovane casalinga e circa un anno fa ho fatto un compromesso per l’acquisto di una casa più terreni agricoli in zona montana. <br />L’abitazione ad oggi risulta al catasto come fabbricato rurale, ma è già stabilito che prima del rogito i venditori (che non hanno niente a che fare con l’agricoltura) avranno l’obbligo di accatastarla correttamente come civile abitazione. <br />Siccome sto riscontrando difficoltà nel vendere la mia abitazione principale, per non perdere la caparra dovrò acquistare come seconda casa. <br />Per quanto riguarda l’acquisto dei terreni (cifra pattuita in 70.000 euro) vorrei sapere se posso usufruire delle agevolazioni fiscali dei coltivatori diretti, avendo l’intenzione subito dopo il rogito, di aprire partita iva e dedicarmi ai terreni. <br />E’ vero che ho 3 anni di tempo dopo l’acquisto? <br />E quindi a quanto ammonterebbero le imposte da pagate al notaio?</p>