<p style="text-align: justify;">Sono un perito agrario titolare di unica P. Iva per attività agricola principale (01116) e per altra attività esercitata quella professionale (7414B), sono iscritto all’Enpaia (e non all’Inps). <br />Svolgo attività agricola come imprenditore agricolo semplice (no Iap, no Cd) in quanto proprietario di 14 ha seminativi in zona montana svantaggiata che lavoro direttamente dal 2000 (ricevuti in donazione nel 2000 da mio padre che l’ha sempre lavorata precedentemente), con regolare iscrizione al Registro delle Imprese per l’attività agricola, regolare posizione U.M.A., ricevo contributi Pac, biologico e indennità compensativa, acquisto prodotti per la coltivazione e le produzioni parte le vendo (autofattura dell’acquirente avendo un volume d’affari inferiore a 7.700,00 €) e parte le utilizzo nel mio allevamento di ovini. <br />Nel 1998 il C.C. ha adottato il Prg inserendo un terreno di mio padre come area edificabile, poi entrato in vigore nel 2001. <br />Mai ricevuta nessuna comunicazione e nemmeno ne eravamo venuti a conoscenza. <br />Nel 2006 mi comunicano che parte del mio terreno, 1603 m. è divenuto edificabile al valore di 20,00 € al mq con rideterminazione annuale e contestualmente mi richiedono il pagamento dell’Ici per l’anno 2006. <br />Nella comunicazione c’é anche confusione/errore nell’indicazione dell’area. <br />Perché non ci è stato comunicato a suo tempo (art.31 co. 20 della L. 289 del 27/12/2002 )? <br />Sempre nel 2006 scrivo al Comune che rifiutavo l’attribuzione perché non ne avevo mai fatto richiesta ed il mio utilizzo del terreno è ed è sempre stato esclusivamente agricolo e non intendevo pagare. <br />Mi rispondono che l’attribuzione derivava da esigenze di pubblico interesse. <br />Ho poi scoperto che l’interesse era di 2 proprietari entrambi impegnati-legati al settore edile. <br />Nel 2010 mi scrivono che non risulto iscritto ad alcuna gestione previdenziale agricola dell’Inps e quindi mi chiedono di pagare. <br />Nel 2011 mi chiedono il pagamento dell’Ici per l’anno 2006 con relative sanzioni ed interessi. <br />In via informale ho saputo che il C.C. nel dicembre ultimo scorso (2011) ha tolto la qualifica di edificabilità all’area. <br />Non è mai esistito nessun interesse pubblico nel rendere edificabile questa particolare area agricola. <br />Io intendo fare ricorso e così Le scrivo per avere dei suggerimenti. <br />- Premesso che ai fini ICI, un terreno agricolo che diventa edificabile secondo PRG, in base agli artt. 2 e 9 D.Lgs. 504/92, art. 58 D.Lgs. 446/97, L. 248 del 04/08/2006 (D. Bersani), da diritto alle agevolazioni fiscali se sussistono i seguenti requisiti: <br />1) conduzione diretta del fondo; <br />2) persistenza dell’utilizzo agro-silvo-pastorale; <br />3) qualifica di Iap o Cd con iscrizione all’Inps (art. 11 L.9 del 09/01/63). <br />- Dato che nella prelazione agraria il perito agrario è equiparato alle figure di Iap o Cd. <br />- Dato che la Cassazione con Sent. n. 15566 del 30/06/2010 ha ritenuto che le agevolazioni Ici previste per i terreni agricoli dall’art. 2, c. 1, lett. b), del D.Lgs. 504/1992 rispondono a criteri oggettivi e non soggettivi, per cui la qualificazione dell’area come terreno agricolo si estende a ciascuno dei contitolari (no IAP e no Cd) dei diritti dominicali, ognuno dei quali può quindi fruire del beneficio di non considerare l’area come fabbricabile. <br />Mi chiedo se la mia posizione di “imprenditore agricolo semplice” (che assolve a 2 dei 3 requisiti), non contemplata dalle leggi citate, possa equipararsi alle figura di Iap o Cd e considerarla quindi una lacuna legislativa? <br />L’iscrizione all’Inps è tassativa?</p>