Domanda
Sto valutando l’idea di avviare un agriturismo in una masseria in Puglia.
L’immobile è stato ristrutturato in parte come casa rurale, nella restante parte si vuole realizzare un’ulteriore ristrutturazione con 4-6 camere da adibire, appunto, ad agriturismo.
Il terreno circostante, pari a 20 ettari, riceve i contributi regionali, per la maggior parte si tratta di seminativo non coltivato, ad eccezione di 1 ettaro di uliveto.
La proprietà è posseduta attraverso una società semplice agricola, costituita 10 anni fa al momento dell’acquisto del bene costituita. Nessuno dei soci (almeno per ora) è imprenditore agricolo, coltivatore diretto, Iap etc.
Chiedo se la società e i suoi soci possiedono i requisiti per la richiesta dell’apertura dell’agriturismo.
Ci pare di capire che la legge regionale di riferimento sia la n. 42 del 2013. Di tale legge, non ci è molto chiaro l’articolo 4, comma 1 e 2. Inoltre, ci sembra interessante la previsione di cui all’art. 4 comma 7 (ospiti inferiori a 10) per la valutazione dell’attività agricola prevalente.
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