Attività di coltivazione dei funghi

    Se i terreni non sono agricoli si parla di attività di impresa

    Domanda

    Ho 32 anni e scrivo dalla Sardegna.
    Il mio caso è un po’ complicato cosicchè neanche il mio consulente mi sa dare delle chiare spiegazioni, vi sarei grato se riusciste voi a darmi delle delucidazioni.
    Io ho già un impiego a tempo pieno e sono un dipendente statale.
    Anche mia moglie lavora a tempo pieno però in privato. Ho la passione per la coltivazione dei funghi e avevo pensato di aprire una partita iva a regime d’esonero con una piccola azienda individuale a nome di mia moglie per vendere qualche funghetto senza naturalmente superare i 7000 mila euro l’anno; pero non mi sono chiare alcune cose:
    1) Visto che mia moglie già lavora può aprire questo tipo di azienda e visto che io con il mio impiego proprio non potrei?
    2) Se lo può fare visto che il suo datore di lavoro già le versa irpef, ecc. con questa azienda c’è bisogno di versare qualcosa in aggiunta o bastano quelli che già versa il suo datore di lavoro (il mio consulente dice che non deve pagare niente ma che bastano quelli versati dal suo datore di lavoro)?
    3) Io coltivo i funghi in un terreno che non è di mia proprietà ma di mio padre. Nel momento che andrò a fare la dichiarazione dei redditi, se il terreno non ha una rendita catastale (non è agricolo) e non è a nome mio bensì di mio padre, avrò dei problemi? Al momento che costituiremo la piccola azienda, mi chiederanno gli estratti catastali del terreno dove coltivo?
    4) Mi basta aprire la partita iva o devo fare anche l’iscrizione alla camera di commercio? Vi ringrazio qualora vogliate rispondermi visto che sono delle domande che ho fatto a diversi consulenti ma nessuno è sicuro praticamente al 100 % delle informazioni che mi fornisce.
    Il mio guadagno sarebbe basso ma voglio fare le cose in piena regola cosi da non imbattermi in rogne con la finanza e l’agenzia delle entrate.

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    <p style="text-align: justify;">Ho 32 anni e scrivo dalla Sardegna. <br />Il mio caso è un po’ complicato cosicchè neanche il mio consulente mi sa dare delle chiare spiegazioni, vi sarei grato se riusciste voi a darmi delle delucidazioni. <br />Io ho già un impiego a tempo pieno e sono un dipendente statale. <br />Anche mia moglie lavora a tempo pieno però in privato. Ho la passione per la coltivazione dei funghi e avevo pensato di aprire una partita iva a regime d’esonero con una piccola azienda individuale a nome di mia moglie per vendere qualche funghetto senza naturalmente superare i 7000 mila euro l’anno; pero non mi sono chiare alcune cose: <br />1) Visto che mia moglie già lavora può aprire questo tipo di azienda e visto che io con il mio impiego proprio non potrei? <br />2) Se lo può fare visto che il suo datore di lavoro già le versa irpef, ecc. con questa azienda c’è bisogno di versare qualcosa in aggiunta o bastano quelli che già versa il suo datore di lavoro (il mio consulente dice che non deve pagare niente ma che bastano quelli versati dal suo datore di lavoro)? <br />3) Io coltivo i funghi in un terreno che non è di mia proprietà ma di mio padre. Nel momento che andrò a fare la dichiarazione dei redditi, se il terreno non ha una rendita catastale (non è agricolo) e non è a nome mio bensì di mio padre, avrò dei problemi? Al momento che costituiremo la piccola azienda, mi chiederanno gli estratti catastali del terreno dove coltivo? <br />4) Mi basta aprire la partita iva o devo fare anche l’iscrizione alla camera di commercio? Vi ringrazio qualora vogliate rispondermi visto che sono delle domande che ho fatto a diversi consulenti ma nessuno è sicuro praticamente al 100 % delle informazioni che mi fornisce. <br />Il mio guadagno sarebbe basso ma voglio fare le cose in piena regola cosi da non imbattermi in rogne con la finanza e l’agenzia delle entrate.</p>

    Attività di coltivazione dei funghi
    - Ultima modifica: 2012-05-09T00:00:00+02:00
    da Daniele Gualdi
    Attività di coltivazione dei funghi - Ultima modifica: 2012-05-09T00:00:00+02:00 da Daniele Gualdi

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