Domanda
Vorrei porre il seguente quesito “all’esperto risponde”.
Premesso che:
- si svolge l’attività agricola ed agrituristica nella forma della società agricola semplice composta dai familiari (madre, figlio, figlia), e che la madre e la figlia svolgono tale attività a titolo principale;
- che la società agricola semplice predetta svolge l’attività agricola ed agrituristica su terreni e fabbricati non di proprietà della società semplice ma di:
a) proprietà per il 50% di uno dei soci della società agricola ;
b) proprietà per il 50% del (padre) non socio della società semplice;
- che tali terreni e fabbricati sono stati concessi alla società semplice dai proprietari con apposito contratto di comodato, regolarmente registrato, per un periodo di quindici anni alla società semplice, con la previsione per i comodatari di poter apportare ai predetti terreni e fabbricati incrementi, migliorie, costruzioni e quant’altro al fine dello svolgimento dell’attività agricola;
- che la società agricola semplice ha, con regolari autorizzazioni e licenze edilizie, apportato ai fabbricati concessi in comodato interventi quali : ampliamenti, ristrutturazioni e nuove costruzioni al fine dello svolgimento dell’attività agricola;
- che con apposita istanza di rimborso iva ha chiesto ed ottenuto, per l’anno 2008, il rimborso iva scaturente dalla dichiarazione iva regolarmente presentata;
- che tale rimborso i.v.a., con avviso di accertamento notificato nel 2011, è stato oggetto di rettifica per il diniego del diritto alla detrazione (art.19 Dpr.633/72) da parte della competente agenzia entrate;
- che la scrivente ha provveduto, in base alle recenti sentenze n. 10079/09 e n. 3544/2010 della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione ed in base alla nota dell’agenzia delle entrate n° 2010/100139 del 30.6.2010, alla richiesta di revoca in autotutela dell’avviso di accertamento nel quale si negava il diritto alla detrazione dell’i.v.a. sugli acquisti; istanza di autotutela che, ragionevolmente, dovrebbe essere accolta dall’agenzia entrate;
- che l’ufficio ha provveduto, contestualmente all’emissione dell’avviso di accertamento, a chiedere l’escussione della fideiussione assicurativa a suo tempo prestata dalla società semplice per l’ottenimento del rimborso i.v.a. ottenuto e adesso negato dall’agenzia delle entrate;
- che con vostra risposta, nella domande “all’esperto risponde” del 24 giugno 2010 ed intitolata “Iva e accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate” si rispondeva ad un quesito asserendo che a fronte di spese di ristrutturazione su beni di terzi oltre al diritto alla detrazione dell’iva sugli acquisiti spetterebbe il diritto al rimborso i.v.a.; tutto ciò premesso e poiché non si riesce reperire “documentazione ufficiale” che ci permetta di dimostrare il diritto al rimborso i.v.a. sulle spese di ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento e costruzione, effettuate su beni di terzi dalla summenzionata società agricola semplice, si chiede di sapere in base a quale normativa, circolare o atto similare, spetti alla società agricola il diritto al rimborso dell’i.v.a. sugli investimenti indicati ed effettuati su beni di terzi a titolo di comodato, considerando come “di diritto” il diritto alla detrazione i.v.a. sugli investimenti effettuato, come meglio specificato in base alla recente giurisprudenza ed alle circolari sopra menzionate.
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<p style="text-align: justify;">Vorrei porre il seguente quesito “all’esperto risponde”. <br />Premesso che: <br />- si svolge l’attività agricola ed agrituristica nella forma della società agricola semplice composta dai familiari (madre, figlio, figlia), e che la madre e la figlia svolgono tale attività a titolo principale; <br />- che la società agricola semplice predetta svolge l’attività agricola ed agrituristica su terreni e fabbricati non di proprietà della società semplice ma di: <br />a) proprietà per il 50% di uno dei soci della società agricola ; <br />b) proprietà per il 50% del (padre) non socio della società semplice; <br />- che tali terreni e fabbricati sono stati concessi alla società semplice dai proprietari con apposito contratto di comodato, regolarmente registrato, per un periodo di quindici anni alla società semplice, con la previsione per i comodatari di poter apportare ai predetti terreni e fabbricati incrementi, migliorie, costruzioni e quant’altro al fine dello svolgimento dell’attività agricola; <br />- che la società agricola semplice ha, con regolari autorizzazioni e licenze edilizie, apportato ai fabbricati concessi in comodato interventi quali : ampliamenti, ristrutturazioni e nuove costruzioni al fine dello svolgimento dell’attività agricola; <br />- che con apposita istanza di rimborso iva ha chiesto ed ottenuto, per l’anno 2008, il rimborso iva scaturente dalla dichiarazione iva regolarmente presentata; <br />- che tale rimborso i.v.a., con avviso di accertamento notificato nel 2011, è stato oggetto di rettifica per il diniego del diritto alla detrazione (art.19 Dpr.633/72) da parte della competente agenzia entrate; <br />- che la scrivente ha provveduto, in base alle recenti sentenze n. 10079/09 e n. 3544/2010 della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione ed in base alla nota dell’agenzia delle entrate n° 2010/100139 del 30.6.2010, alla richiesta di revoca in autotutela dell’avviso di accertamento nel quale si negava il diritto alla detrazione dell’i.v.a. sugli acquisti; istanza di autotutela che, ragionevolmente, dovrebbe essere accolta dall’agenzia entrate; <br />- che l’ufficio ha provveduto, contestualmente all’emissione dell’avviso di accertamento, a chiedere l’escussione della fideiussione assicurativa a suo tempo prestata dalla società semplice per l’ottenimento del rimborso i.v.a. ottenuto e adesso negato dall’agenzia delle entrate; <br />- che con vostra risposta, nella domande “all’esperto risponde” del 24 giugno 2010 ed intitolata “Iva e accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate” si rispondeva ad un quesito asserendo che a fronte di spese di ristrutturazione su beni di terzi oltre al diritto alla detrazione dell’iva sugli acquisiti spetterebbe il diritto al rimborso i.v.a.; tutto ciò premesso e poiché non si riesce reperire “documentazione ufficiale” che ci permetta di dimostrare il diritto al rimborso i.v.a. sulle spese di ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento e costruzione, effettuate su beni di terzi dalla summenzionata società agricola semplice, si chiede di sapere in base a quale normativa, circolare o atto similare, spetti alla società agricola il diritto al rimborso dell’i.v.a. sugli investimenti indicati ed effettuati su beni di terzi a titolo di comodato, considerando come “di diritto” il diritto alla detrazione i.v.a. sugli investimenti effettuato, come meglio specificato in base alla recente giurisprudenza ed alle circolari sopra menzionate.</p>