Domanda
Nell'atto pubblico è stato dichiarato che parte acquirente invoca le agevolazioni fiscali di cui all'art. 60 della L.R. 26/03/2002 n. 2.
Il mese scorso è pervenuto un avviso da parte dell'Agenzia delle entrate con il quale comunicano che in merito all'acquisto del terreno agricolo sono state revocate le agevolazioni di cui alla legge suddetta e per tale motivo si deve versare un consistente importo a titolo di imposta di registro, catastale, ipotecaria etc. (non più dell'1% ma del 18%).
Sottolineo che il mio parente non è un coltivatore diretto nè un piccolo imprenditore agricolo.
La mia domanda è: poichè alla data dell'acquisto del terreno la Corte Costituzionale non si era ancora espressa sulla legittimità della proroga delle agevolazioni fino al 31.12.2013 o comunque almeno fino al 2012 (così come proposto dall'Assemblea Regionale Siciliana e approvato nell'esercizio provvisorio per l'anno 2012 delibera poi bloccata dal Commissario della Regione Sicilia) si potrebbe prospettare un ricorso in Commissione Tributaria o comunque avviare un procedimento di mediazione tributaria?
Se sì, potete indicarmi degli elementi ulteriori e darmi dei consigli sull'argomento?
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Compravendita terreni agricoli in Sicilia
Alle attenzione della sig barbara
Ho una domanda da farle ho 10 mila metri di Terreno zona montuosa vorrei sapere se posso accedere al contributo per qualsiasi piantagione grazie
Debbo premetterle che con un solo ettaro di terreno in zona montana vedo difficile fare un attività agricola produttiva a meno che non si tratti di attività molto specializzate. Lei ci chiede come fare a capire quale tipo di contribuzione ci possa essere per qualsiasi piantagione. Per me la risposta potrebbe essere molto facile e potrei facilmente dirottarla ai servizi agricoltura del dipartimento regionale del luogo ove si trova il terreno o ai servizi agricoltura delle comunità montane se esistenti. Ma mi permetta di suggerirle che però questo è un modo sbagliato di procedere: un terreno (specialmente se un zona montuosa) ha un problema di vocazione produttiva, di natura fisica e di orientamento che né condiziona sia la potenzialità di produzione. Quindi il primo aspetto che lei deve curare non è quello di cercare la potenzialità di accesso ai contributi ma la potenzialità produttiva. Contatti un agronomo o un perito agrario o un altro esperto, faccia delle analisi del terreno, veda la vocazione produttiva dello stesso si faccia consigliare sui modi e sull’organizzazione agricola. Sviluppi un piano di fattibilità, anche sul piano economico e poi con quello cerchi le vere e specifiche fonti di finanziamento e i contributi relativi. Vedrà che l’approccio sarà sicuramente diverso.
Luciano Boanini