Domanda

Sono proprietaria di alcuni terreni agricoli nel territorio di un paesino della provincia di Caserta dove vado in estate in vacanza. Chiarisco che i terreni sono nella parte agricola del territorio mentre io vado in vacanza nel centro abitato. Fino all'anno scorso erano affittati a un coltivatore diretto con contratto verbale. Il canone di locazione veniva pagato in estate, in occasione delle mie vacanze, mediante un A B generalmente postdatato di molti mesi: consegna dell'assegno in agosto e data di gennaio dell'anno successivo. Ciò avveniva perché il conduttore diceva che tutti i suoi incassi sarebbero avvenuti a gennaio. Da quest'anno abbiamo regolarizzato il rapporto firmando un contratto in deroga con tutti i sacri crismi, tra l'altro fissando una data di scadenza certa, incluso l'intervento e la firma dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
La clausola contrattuale prevede il pagamento del canone 'entro il 10/11 di ogni annata agricola a mezzo di A B o a mezzo di bollettino ccp nei modi che saranno indicati dal concedente'.
ECCO LE DOMANDE.
Poiché non ho più intenzione di ritirare assegni pagabili dopo 5/6 mesi posso chiedere al conduttore, mediante raccomandata A R, il pagamento con bollettino ccp entro la data di scadenza? Devo motivare tale richiesta (potrei dire che non vado più in vacanza in quel paese)?
Se il conduttore non esegue quanto da me richiesto posso procedere immediatamente per lo sfratto oppure esistono altre regole da seguire?
Il contratto stipulato prevede l'indicizzazione Istat del canone.
Nel sito dell'Istat si trova l'indice per i terreni agricoli?