Domanda

Sono cointestataria di un fondo agricolo ereditato dal genitore, il contratto di affitto precedente di mio fratello (cointestatario come anche mia sorella e mia madre) con scadenza 10 Novembre 2013 è scaduto dopo regolare disdetta e oggetto di disputa legale perchè non è stato pagato il canone annuale del 2013. Vista la volontà di non rinnovare allo stesso il contratto di affitto, il fratello si offriva di affittare il fondo ad un agricoltore confinante (è andato lui a trattare e prendere accordi con il nuovo affittuario) cosa da noi accettata di buon grado, passati tre mesi senza che fosse steso il contratto il nuovo affittuario chiedeva lumi a mio fratello e si sentiva rispondere di cominciare pure i lavori di aratura e semina (lavori eseguiti) che a giorni si sarebbe formalizzato il tutto. Accampando impegni che gli impedivano di espletare il tutto ha chiesto che fossimo noi ad andare a fare il contratto alla sede della associazione di categoria, quindi con l'affittuario nella sede della associazione il 06/03/2014 è stato stipulato un contratto di 3 anni successivamente firmato da tutti noi. Quando è stato il suo turno si è fatto portare il contratto e trascorso un mese ci ha inviato una lettera di prelazione per il fondo pervenuta il 16/04/2014 timbrato e firmata dalla associazione, facendo 'sparire' il contratto che quindi a tutt'oggi non è registrato ed è in suo possesso. L'associazione di categoria (la stessa della stipula del contratto) dice che è un suo diritto e visto che il contratto non è timbrato e firmato da loro automaticamente la durata dello stesso diventa 15 anni. Scusandomi per la lunghezza della mia missiva, vi chiedo ma è possibile che sia regolare un comportamento del genere, posso fare qualcosa?