Domanda

Approfitto della Vostra rubrica ' l'Esperto risponde' perché ho un problema che proprio non riesco a risolvere e spero che vorrete cortesemente aiutarmi.
Mia moglie con altri germani è comproprietaria (per successione ereditaria dal padre e relativa risultanza catastale e in conservatoria) di un piccolo appezzamento di terreno agricolo in un pesino in provincia di Caserta. Questo terreno da anni veniva gestito da un mio cognato (fratello di mia moglie) che lo affittava annualmente in nero assoluto (senza contratto, senza ricevuta di pagamento, senza emissione di assegni, e anche senza che emergesse qualche testimone visto che il paesino è proprio piccolo e questa è una prassi locale.
Inoltre, questo cognato gestiva allo stesso modo altri 4 piccoli appezzamenti di terreno sempre nello stesso comune i quali sono da tutto il paese riconosciuti di proprietà del mio defunto suocero, che li aveva gestiti in proprio da prima della 2^ guerra mondiale e fino al decesso in base a un diritto ereditario mai ufficializzato con un atto notarile.
Su questi 4 terreni mia moglie e sorelle hanno in corso una causa civile per riconoscimento del diritto di usucapione.
Al decesso del mio succitato cognato la gestione di questi terreni è stata affidata a me e mia moglie (entrambi ignoranti in materia di agricoltura e sue leggi).
Col consenso delle altre sorelle superstiti abbiamo continuato a dare in affitto tutti i terreni sopracitati ai conduttori utilizzati da mio cognato nella convinzione che tutto fosse come prima. Tutto questo in attesa della sentenza per l'usucapione e successiva divisione ereditaria.
C'era, quindi, solo un accordo verbale con i conduttori.
Ogni anno, dal 2007 in poi, incassando il canone ho rilasciato ai conduttori una regolare ricevuta di pagamento anche perché mi pagano con assegno.
Il 02/04/07 su richiesta di un geometra consulente di uno dei conduttori mia moglie a nome di tutte le altre comproprietarie/coeredi ha anche rilasciato a quel conduttore una Autocertificazione in cui dichiarava di avere affittato quel terreno (regolarmente accatastato e di proprietà) per l'anno 2007.
Per tutti gli anni successivi c'è stata solo la solita ricevuta di pagamento.
Solo per un caso abbiamo scoperto da qualche giorno che:
il conduttore del terreno oggetto di procedimento legale di usucapione già il 18/10/07 ha registrato un contratto di locazione firmato unilateralmente di durata 7 anni e scadenza 10/11/2013;
l'altro conduttore ha registrato per quel terreno di proprietà certa di mia moglie e sorelle un contratto di locazione firmato unilateralmente il 10/03/09 di durata anni 5 e scadenza 31/12/2013 e poi ha registrato il 06/05/09 un contratto di locazione con le stesse caratteristiche per un terreno oggetto di usucapione del quale non ho ancora in mano la copia rilasciata dall'Agenzia delle Entrate che presumo possa avere la medesima scadenza.
Nella mia piena ignoranza in materia e sulla base di quanto letto nelle Vostre risposte nel sito Agricoltura 24 mi chiedo: in presenza delle sole ricevute rilasciate dalla proprietà questi contratti sarebbero tutti di durata 15 anni.
Ma poiché i due affittuari hanno di proprio pugno indicato una scadenza ravvicinata mi dico che forse questi contratti scadranno alle date da loro indicate.
Voi cosa mi dite?
A questo punto, però, sentendomi un poco preso in giro penso di rifarmi in qualche modo chiedendo di applicare l'adeguamento Istat al canone che è fermo dal 2007. Posso farlo? Posso chiedere la retroattività e quindi gli arretrati? Dove leggo gli aumenti da chiedere?

Se i contratti scadono a fine 2013 posso mandare un a disdetta per impedire che si rinnovino automaticamente?
Per favore mi spiegate le cose e mi date una guida?
Non voglio andare da un legale perché il canone annuo è talmente basso che non recupero le spese di onorario.
Grazie per la cortesia che vorrete usarmi.