Domanda
Dunque, possiedo in condivisione con altri 2 fratelli e un cognato (la mia sorella è morta parecchi anni fa) un pezzo di terreno ereditato dai genitori, suddetto terreno lo gestiva e lo coltivava in toto un terzo fratello, unico ad aver ricevuto alla morte del nostro padre la sua quota, ma avente ancora diritto ad una piccola parte in quanto erede di mia madre, ma questo non è il problema.
Dopo la dipartita di questo fratello ho preso in mano la situazione, e ho espresso la volontà con il consenso dei due fratelli della cognata e degli eredi, di affittare il terreno chiedendo anche al cognato che anche la sua quota, essendo parte indivisa dell'appezzamento, andasse in affitto, dividendo il ricavato secondo le relative quote.
I rapporti con mio cognato non sono dei migliori, quindi ho incaricato un tecnico di mia fiducia perché facesse da tramite con questo cognato, la persona da me assunta ha contattato la controparte formulando la richiesta per l'affitto (a terzi) del terreno (solo per questo anno in quanto dati i tempi stretti non riuscivamo a gestire o meglio coltivare in proprio il nostro terreno) e al tempo stesso il frazionamento del lotto indiviso ricevendo però un netto diniego, su entrambe le ipotesi.
Ecco dunque la mia domanda, può il cognato rifiutare il frazionamento, capisco che possa non essere in accordo per l'affitto, ma addirittura non permettere la divisione del bene in comune non la trovo giusta, mi sono rivolto all'ufficio della coldiretti della zona, il quale mi ha proposto di prendere l'iniziativa e frazionare con la massima equità, (visto che è facilmente divisibile) il suddetto terreno, convocando la controparte a partecipare alla divisione, con lettera raccomandata.
Il mio tecnico (un architetto in gamba) mi ha sconsigliato caldamente questa iniziativa che secondo lui non sarebbe ne valida ne tantomeno lecita, che fare allora per superare l'ostacolo, devo per forza di cose affidarmi al tribunale con i tempi e le spese che conosciamo.
Ora mi chiedo e chiedo a Voi è percorribile solo questa via per far valere i miei diritti sapendo appunto che, bene che vada ci vorranno anni'.
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Dunque, possiedo in condivisione con altri 2 fratelli e un cognato (la mia sorella è morta parecchi anni fa) un pezzo di terreno ereditato dai genitori, suddetto terreno lo gestiva e lo coltivava in toto un terzo fratello, unico ad aver ricevuto alla morte del nostro padre la sua quota, ma avente ancora diritto ad una piccola parte in quanto erede di mia madre, ma questo non è il problema.