Vorrei porre questo quesito premettendo che è un ipotesi accademica.
Un imprenditore agricolo svolge come attività principale la coltivazione del fondo, tra le cui colture sono presenti uliveti. Ha un frantoio di proprietà nel quale svolge l'attività di molitura utilizzando per il 51% olive ricavate dal proprio fondo e per il 49 % acquistate da terzi per integrare la produzione. L'olio che si ricava da questa proporzione e che si destina al mercato è da considerarsi attività agricola o commerciale?
A mio parere agricola in quanto applicando il criterio della prevalenza si stanno utilizzando per la maggior parte prodotti provenienti dalla coltivazione del proprio fondo.
L' imprenditore svolge anche servizio di molitura per conto terzi. Come devo considerare questa attività, agricola o commerciale? Usando come criterio i ricavi ottenuti dalla molitura conto terzi si potrebbe ipotizzare che, se i ricavi ottenuti dalla molitura conto terzi sono superiori ai ricavi ottenuti dal normale svolgimento dell' attività agricola di coltivazione del fondo, si sia dinnanzi ad un'attività di tipo commerciale, se invece ci si trova nella situazione in cui i ricavi da molitura conto terzi siano inferiori ai ricavi ottenuti da normale svolgimento attività agricola svolta, ci si trovi dinnanzi ad una attività di tipo agricolo.
Il frantoio potrebbe, però, essere utilizzato come normale strumento per lo svolgimento dell'attività agricola principale, cioè il fondo è prevalentemente uliveto e l'attività agricola principale è la raccolta di olive per trasformarle in olio con il proprio frantoio. In questo caso il servizio svolto per terzi per rientrare nell'essere considerato attività agricola e non commerciale, potrebbe non avere alcun limite, come nel caso in cui si utilizza il trattore, normalmente utilizzato per arare il proprio fondo, per arare il fondo altrui.