Domanda
Sono attualmente impiegato come progettista di automazione industriale, mansione con poca attinenza al dominio agricolo. Tuttavia, coltivo il desiderio di diventare, nel giro di pochi anni (p.es. 5), un piccolo imprenditore agricolo.
Ho individuato un terreno, situato nella provincia di Teramo, con le seguenti caratteristiche:
superficie complessiva = 140050 mq.
reddito dominicale = 1299
reddito agrario = 875,23
che sarei intenzionato a comprare partecipando ad un'asta giudiziaria, anche se questo assorbirà completamente le mie risorse economiche, derivate dal mio risparmio personale.
Per qualche anno non potrò dedicarmi, se non marginalmente, alla gestione di questo terreno e quindi alla definizione dell'attività agricola. Questo terreno é attualmente in uso ad un imprenditore agricolo che é autorizzato alla coltivazione fino a quando il terreno non sarà venduto.
La mai intenzione sarebbe quindi quella di tentare l'acquisto del terreno, stipulare contratti triennali con l'agricoltore, fino a quando non sarò in grado di creare la mia attività agricola.
Ho però una serie di timori derivanti dalla mia fondamentale ignoranza su queste materie:
1- Il possesso di un terreno agricolo implica il pagamento di una tassa di possesso (p. esempio I.C.I). E in tal caso, quale potrebbe essere l'ordine di grandezza? La mia preoccupazione é che l'acquisto di questo terreno possa determinare l'acquisizione di un costo fisso aggiuntivo che io debba sostenere in aggiunta alla normale gestione familiare.
2- Possedere un terreno agricolo e farlo coltivare ad un agricoltore affittandogli il terreno, per esempio per 3-9 anni, può determinare l'incorrere in rischi derivanti dall'usucapione da parte dell'agricoltore che lo coltiva?
Mi scuso sin d'ora per le domande di chi é davvero alle prime armi. Spero tuttavia, anche grazie al Vs. prezioso aiuto, di poter al più presto entrare a far parte di un mondo che mi appare più utile alla società di quello in cui opero attualmente.
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<p style="text-align: justify;">Sono attualmente impiegato come progettista di automazione industriale, mansione con poca attinenza al dominio agricolo. Tuttavia, coltivo il desiderio di diventare, nel giro di pochi anni (p.es. 5), un piccolo imprenditore agricolo. <br />Ho individuato un terreno, situato nella provincia di Teramo, con le seguenti caratteristiche: <br />superficie complessiva = 140050 mq. <br />reddito dominicale = 1299 <br />reddito agrario = 875,23 <br />che sarei intenzionato a comprare partecipando ad un'asta giudiziaria, anche se questo assorbirà completamente le mie risorse economiche, derivate dal mio risparmio personale. <br />Per qualche anno non potrò dedicarmi, se non marginalmente, alla gestione di questo terreno e quindi alla definizione dell'attività agricola. Questo terreno é attualmente in uso ad un imprenditore agricolo che é autorizzato alla coltivazione fino a quando il terreno non sarà venduto. <br />La mai intenzione sarebbe quindi quella di tentare l'acquisto del terreno, stipulare contratti triennali con l'agricoltore, fino a quando non sarò in grado di creare la mia attività agricola. <br />Ho però una serie di timori derivanti dalla mia fondamentale ignoranza su queste materie: <br />1- Il possesso di un terreno agricolo implica il pagamento di una tassa di possesso (p. esempio I.C.I). E in tal caso, quale potrebbe essere l'ordine di grandezza? La mia preoccupazione é che l'acquisto di questo terreno possa determinare l'acquisizione di un costo fisso aggiuntivo che io debba sostenere in aggiunta alla normale gestione familiare. <br />2- Possedere un terreno agricolo e farlo coltivare ad un agricoltore affittandogli il terreno, per esempio per 3-9 anni, può determinare l'incorrere in rischi derivanti dall'usucapione da parte dell'agricoltore che lo coltiva? <br />Mi scuso sin d'ora per le domande di chi é davvero alle prime armi. Spero tuttavia, anche grazie al Vs. prezioso aiuto, di poter al più presto entrare a far parte di un mondo che mi appare più utile alla società di quello in cui opero attualmente.</p>
