<p>Mio zio è deceduto in seguito ad un incidente. Non essendo sposato, gli eredi legittimi (non c'è testamento) sono mia mamma (l'unica sorella) e mia nonna (la mamma). Mio zio svolgeva come seconda attività l'agricoltore. Risulta dalle visure catastali in possesso di numerose particelle di terreno adibite a coltivazione e alcuni fabbricati rurali. Nonché è proprietario di diversi mezzi agricoli (trattore e altri attrezzi accessori). <br />Ora i problemi che si presentano sono molteplici: <br />- i fabbricati rurali, che non sono mai stati adibiti ad abitazione, ma che tuttavia hanno un tetto e potenzialmente potrebbero essere considerati ad uso abitativo (non sono comunque certo delle attuali condizioni) devono essere accatastati ed inseriti nella successione da parte della sorella (mia mamma)? Possono essere ricondotti a terreni agricoli o devono essere intestati come casa? (Premetto che mia mamma svolge un'attività che non ha nulla a che fare con l'agricoltura e mia nonna è in pensione). <br /> – ho trovato alcune scritture private con le quali mio zio ha acquistato alcune particelle di terreno, ma non essendo ancora state registrate non risultano essere intestate a lui, pur essendo da lui lavorate. Come bisogna comportarsi? Questi terreni possono essere inseriti nella successione? se si, come bisogna fare? <br />- per quanto riguarda i contributi, che mio zio percepiva, possono continuare ad essere percepiti da mia mamma e mia nonna in qualità di eredi anche se non sono agricoltori? per poterli eventualmente percepire mia mamma deve aprirsi la partita IVA e continuare l'attività (anche se solo formalmente) o far curare o coltivare i terreni da terzi? <br />- per poter disporre (vendere o affittare) dei terreni e dei mezzi agricoli bisogna prima registrare la successione? e per emettere la fattura di vendita mia mamma deve intestarsi l'attività ed aprire la partita IVA o può farlo anche senza? <br />- per la stima del valore dei mezzi e dei terreni a chi bisogna rivolgersi?</p>