Domanda

Gestisco un’azienda agricola di 12 ettari con la produzione di ortaggi, frutta, vitivinicoltura e olivicoltura. Da circa un decennio è iniziata altresì l’attività agrituristica di ristorazione e ricezione di ospiti in strutture aziendali, 5 camere per 10 posti letto.
Siamo in procinto di trasformare l’azienda da ditta individuale a società agricola semplice con quattro soci: il sottoscritto, il coniuge e due figlie, tutti regolarmente iscritti all’Inps come coltivatori diretti. Non essendo, la nascente società in possesso di beni strumentali propri necessari all’esercizio della sua attività, terreni e fabbricati, dovrò provvedere personalmente in quanto degli stessi proprietari a trasferirne ad essa l’uso.
Qualora agissi a riguardo stipulando un contratto di affitto per i fondi rustici e i locali, nella fattispecie locali classificati catastalmente D10, necessariamente percepirei un canone di locazione che, presumo, costituirà per me un considerevole reddito aggiuntivo.
Chiedo pertanto come dovrò indicare in un mio futuro modello Unico tale reddito e se e come sarà tassato ai fini dell’Irpef ed eventualmente delle altre imposte.
Per ovviare a quanto sopra si era pensato di procedere con un contratto di comodato ma mi è stato eccepito che ai fini delle variazioni da effettuare sul fascicolo aziendale Agea e quindi dei contributi della Pac è richiesto necessariamente un contratto di affitto, come è consigliabile procedere?