Fabbricato rurale

    Affitto

    Domanda

    Sono un proprietario di un’azienda agricola nel comune di Arezzo e sono anche iscritto all’albo iap, vorrei porvi il seguente quesito:
    Ho un fabbricato rurale adibito ad abitazione del mio dipendente a TI. Quest’ultimo mi ha chiesto di passare a TD in quanto avendo raggiunto ampiamente l’età pensionabile vorrebbe sia ridurre l’impegno lavorativo sia gli elevati oneri fiscali da pagare in quanto al momento riceve lo stipendio e la pensione. D’altra parte però sarebbe nostro (mio come proprietario e del dipendente) comune interesse che rimanesse ad abitare nel mio fabbricato rurale. Dato la riduzione delle ore di lavoro prevista mi sembrerebbe giusto fargli pagare un affitto per l’abitazione in cui abita la quale fino ad ora gli era stata concessa in comodato gratuito, tra l altro senza alcuna scrittura in quanto questo accordo risale ai primi anni 70.
    I nostri obbiettivi dunque sarebbero:
    1) Che l’operaio passi da TI a TD
    2) Che rimanga residente nell attuale fabbricato
    3) Che il fabbricato rimanga rurale
    4) Che venga stipulato un contratto d’affitto per il fabbricato rurale inserendo anche un appezzamento di terra fittizio
    5) Che il contratto abbia come data di scadenza la cessazione della fornitura di manodopera, anche se come OTD, da parte dell’operaio nei confronti della mia azienda
    6) Che il canone d’affitto stabilito non venga da me realmente percepito ma venga scalato dal tfr che il dipendente dovrebbe percepire al momento della cessazione del contratto a TI fino al momento in cui il nostro nuovo rapporto di lavoro come OTD termini, momento in cui se l’operaio dovesse finire di ricevere parte del tfr verrebbe saldato.
    7) Che tutto ciò sia fatto secondo la legge.

    La mia idea già illustrata al dipendente che si è mostrato accondiscendete sarebbe fare un contratto d’affitto del terreno (quale è la superficie minima?) a cui il fabbricato è asservito ponendo come data di scadenza di questo la cessazione del nuovo rapporto di lavoro stabilito (OTD). In tale contratto verrebbe precisato un canone di locazione che dovrebbe essere scalato dalla liquidazione che spetta al dipendente al momento della chiusura della sua posizione come OTI ed io come proprietario mi impegnerei a saldare la restante parte del tfr nel momento in cui l’operaio lasciasse l’abitazione sia che questo avvenga per fine rapporto di lavoro sia per volontà dell’operaio stesso.
    Essendo l’operaio un pensionato agricolo (già percepisce la pensione), nel caso in cui rimanesse residente nel fabbricato in oggetto, questo rimarrebbe rurale, no?o necessiterei comunque di segnare 101 giornate lavorative annue?

    Vi sembra possibile da un punto di vista legale la mia idea? Ci sono dei punti che vi sembrano non corretti? Avete dei suggerimenti in merito per raggiungere gli stessi obiettivi?
     

    Questo contenuto è riservato agli abbonati alle riviste Edagricole. Abbonati

    Sei abbonato a Terra e Vita o ad una delle altre riviste Edagricole e hai già effettuato l’accesso al sito?
    Fai per accedere a questo articolo e a tutti i contenuti a te riservati.

    Sei abbonato ad una delle riviste Edagricole ma non hai mai effettuato l’accesso al sito?
    Registrati qui con la stessa e-mail utilizzata per la sottoscrizione del tuo abbonamento.
    Entro 24 ore verrai abilitato automaticamente alla consultazione dell’articolo e di tutti i contenuti riservati agli abbonati.

    Per qualsiasi problema scrivi a abbonamenti@newbusinessmedia.it

    <p style="text-align: justify;">Sono un proprietario di un’azienda agricola nel comune di Arezzo e sono anche iscritto all’albo iap, vorrei porvi il seguente quesito:<br />Ho un fabbricato rurale adibito ad abitazione del mio dipendente a TI. Quest’ultimo mi ha chiesto di passare a TD in quanto avendo raggiunto ampiamente l’età pensionabile vorrebbe sia ridurre l’impegno lavorativo sia gli elevati oneri fiscali da pagare in quanto al momento riceve lo stipendio e la pensione. D’altra parte però sarebbe nostro (mio come proprietario e del dipendente) comune interesse che rimanesse ad abitare nel mio fabbricato rurale. Dato la riduzione delle ore di lavoro prevista mi sembrerebbe giusto fargli pagare un affitto per l’abitazione in cui abita la quale fino ad ora gli era stata concessa in comodato gratuito, tra l altro senza alcuna scrittura in quanto questo accordo risale ai primi anni 70. <br />I nostri obbiettivi dunque sarebbero:<br />1) Che l’operaio passi da TI a TD<br />2) Che rimanga residente nell attuale fabbricato<br />3) Che il fabbricato rimanga rurale<br />4) Che venga stipulato un contratto d’affitto per il fabbricato rurale inserendo anche un appezzamento di terra fittizio<br />5) Che il contratto abbia come data di scadenza la cessazione della fornitura di manodopera, anche se come OTD, da parte dell’operaio nei confronti della mia azienda<br />6) Che il canone d’affitto stabilito non venga da me realmente percepito ma venga scalato dal tfr che il dipendente dovrebbe percepire al momento della cessazione del contratto a TI fino al momento in cui il nostro nuovo rapporto di lavoro come OTD termini, momento in cui se l’operaio dovesse finire di ricevere parte del tfr verrebbe saldato.<br />7) Che tutto ciò sia fatto secondo la legge.<br /><br />La mia idea già illustrata al dipendente che si è mostrato accondiscendete sarebbe fare un contratto d’affitto del terreno (quale è la superficie minima?) a cui il fabbricato è asservito ponendo come data di scadenza di questo la cessazione del nuovo rapporto di lavoro stabilito (OTD). In tale contratto verrebbe precisato un canone di locazione che dovrebbe essere scalato dalla liquidazione che spetta al dipendente al momento della chiusura della sua posizione come OTI ed io come proprietario mi impegnerei a saldare la restante parte del tfr nel momento in cui l’operaio lasciasse l’abitazione sia che questo avvenga per fine rapporto di lavoro sia per volontà dell’operaio stesso.<br />Essendo l’operaio un pensionato agricolo (già percepisce la pensione), nel caso in cui rimanesse residente nel fabbricato in oggetto, questo rimarrebbe rurale, no?o necessiterei comunque di segnare 101 giornate lavorative annue? <br /><br />Vi sembra possibile da un punto di vista legale la mia idea? Ci sono dei punti che vi sembrano non corretti? Avete dei suggerimenti in merito per raggiungere gli stessi obiettivi?<br /> </p>

    Fabbricato rurale
    - Ultima modifica: 2012-07-17T00:00:00+02:00
    da Daniele Gualdi
    Fabbricato rurale - Ultima modifica: 2012-07-17T00:00:00+02:00 da Daniele Gualdi

    LASCIA UN COMMENTO

    Per favore inserisci il tuo commento
    Per favore inserisci il tuo nome