Domanda
Tizio con tutta la sua famiglia è vissuto per circa 40 anni (1972) in un'azienda agricola, coltivando per conto dei proprietari, ha 47 di terreno ad uso cerealicolo, provvedendo annualmente al dissodamento, semina, irrorazione di diserbanti e al raccolto, che viene interamente acquisito dai proprietari. Costoro, di contro, si sono limitati a corrispondergli tutti i costi relativi alla coltura, semina e raccolto.
Quale contropartita a Tizio è stato invece, con contratto verbale, concesso a lui, e alla sua famiglia in comodato, l'uso di un fabbricato esistente nell'azienda, con annessa abitazione e locali per l'allevamento di animali, occupati costantemente 24 ore su 24 per tutti i giorni dell'anno e per 40 anni circa.
Attualmente, deceduto Tizio, con lettera di disdetta del 2009, i proprietari hanno richiesto agli eredi il rilascio dei terreni e dell'intero fabbricato da essi occupato, senza tuttavia alcuna c.d. “buonuscita”, o quant'altro per legge previsto, quale il miglioramento della intera azienda.
Poichè nel caso di specie sono configurabili vari contratti (rapporto di lavoro subordinato, prestazione d'opera, contratto di custodia e/o guardiania, ecc....), in caso di azione giudiziale ad instaurarsi, cosa potrebbero vantare gli eredi, e quale Autorità Giudiziaria adire (Tribunale Sezione Agraria o Giudice del Lavoro)?
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<p>Tizio con tutta la sua famiglia è vissuto per circa 40 anni (1972) in un'azienda agricola, coltivando per conto dei proprietari, ha 47 di terreno ad uso cerealicolo, provvedendo annualmente al dissodamento, semina, irrorazione di diserbanti e al raccolto, che viene interamente acquisito dai proprietari. Costoro, di contro, si sono limitati a corrispondergli tutti i costi relativi alla coltura, semina e raccolto.<br />Quale contropartita a Tizio è stato invece, con contratto verbale, concesso a lui, e alla sua famiglia in comodato, l'uso di un fabbricato esistente nell'azienda, con annessa abitazione e locali per l'allevamento di animali, occupati costantemente 24 ore su 24 per tutti i giorni dell'anno e per 40 anni circa.<br />Attualmente, deceduto Tizio, con lettera di disdetta del 2009, i proprietari hanno richiesto agli eredi il rilascio dei terreni e dell'intero fabbricato da essi occupato, senza tuttavia alcuna c.d. “buonuscita”, o quant'altro per legge previsto, quale il miglioramento della intera azienda.<br />Poichè nel caso di specie sono configurabili vari contratti (rapporto di lavoro subordinato, prestazione d'opera, contratto di custodia e/o guardiania, ecc….), in caso di azione giudiziale ad instaurarsi, cosa potrebbero vantare gli eredi, e quale Autorità Giudiziaria adire (Tribunale Sezione Agraria o Giudice del Lavoro)?<br /> </p>