Domanda
Mio zio, pensionato Inps, ha recentemente acquistato un terreno di circa 5 ettari (di cui 2 seminativi e 3 boscati).
Ci gradirebbe avere un parere/consiglio sulla migliore modalità di gestione economica della proprietà.
Conviene, qualora il fondo superi il fabbisogno di 104 giornate lavorative annue (requisito che non riusciamo a valutare non reperendo le tabelle ULA della Regione Umbria), prendere lo status di coltivatore diretto per poter vendere i prodotti agricoli? È sufficiente aprire una partita Iva?
Il fatto di essere pensionato porta a 'conflitti' con tali eventuali nuove posizioni contributive?
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Mio zio, pensionato Inps, ha recentemente acquistato un terreno di circa 5 ettari (di cui 2 seminativi e 3 boscati).