Domanda
Sono rimasto senza lavoro e sto da poco percependo la Naspi.
Mio cugino che è un imprenditore agricolo mi ha proposto di andare a dargli una mano.
Da un lato vorrei incrementare le mie entrate economiche, dall’altro lato temo che a seguito di un controllo possa perdere il beneficio della Naspi che, al momento, rappresenta la mia unica entrata. Vorrei sapere se esiste un modo che mi consenta di lavorare nell’azienda di mio cugino, senza rischiare di perdere il contributo previsto dalla Naspi.
Questo contenuto è riservato agli abbonati alle riviste Edagricole. Abbonati
Sei abbonato a Terra e Vita o ad una delle altre riviste Edagricole e hai già effettuato l’accesso al sito?
Fai login per accedere a questo articolo e a tutti i contenuti a te riservati.
Sei abbonato ad una delle riviste Edagricole ma non hai mai effettuato l’accesso al sito?
Registrati qui con la stessa e-mail utilizzata per la sottoscrizione del tuo abbonamento.
Entro 24 ore verrai abilitato automaticamente alla consultazione dell’articolo e di tutti i contenuti riservati agli abbonati.
Per qualsiasi problema scrivi a abbonamenti@newbusinessmedia.it
L’unica possibilità che esiste per poter da un lato incrementare il suo introito e dall’altro non perdere il beneficio della Naspi è quello di lavorare usufruendo delle prestazioni occasionali a tempo determinato in agricoltura, identificato con la sigla (Loagri). Questa tipologia contrattuale è stata introdotta dal legislatore con l’art. 1 comma 343 della Legge di Bilancio 2023 al solo fine di offrire alle aziende agricole la continuità produttiva da un lato e dall’altro per facilitarne il reperimento di manodopera per svolgere le attività di tipo stagionale.
La prestazione di lavoro occasionale in agricoltura svolta per non più di 45 giorni nell’anno civile non incide sul suo stato di disoccupato. Nel conteggiare i 45 giorni dovranno essere considerati soltanto le giornate di lavoro che vengono effettuate dal prestatore occasionale e non la durata del contratto, che non deve superare i 12 mesi.
Prima di istaurare questo tipo di rapporto di lavoro suo cugino dovrà richiederle una autocertificazione riguardante la propria situazione soggettiva.
Inoltre l’introito che lei percepirà a seguito dello svolgimento della prestazione occasionale a tempo determinato non dovrà essere denunciato come reddito.
