Domanda
mio fratello ha un lavoro part-time, ha la partita Iva di imprenditore agricolo con un volume d'affari non superiore a 7.000 euro, qualora decidesse di lavorare qualche altro appezzamento di terreno (tramite un contratto in comodato d'uso gratuito) e quindi superando il volume d'affari di 7000 euro, fiscalmente il reddito sul quale calcolare l'Irpef come verrà determinato? Al reddito da lavoro dipendente verrà sommato il reddito che sarà ottenuto dalla rivalutazione delle rendite catastali del reddito agrario del terreno o dei terreni presi in comodato d'uso gratuito? Superando quindi il limite del volume d'affari di 7.000 euro la figura di piccolo imprenditore agricolo verrà mantenuta oppure cambierà qualcosa e come verrà inquadrato? Sicuramente dovrà presentare la dichiarazione Iva, il modello Unico, dovrà pagare l'Irap (pari a quale percentuale? su un importo determinato da che cosa?).
E se costituisco una società agricola semplice assieme a mio fratello per acquistare del terreno, io effettuo un altro lavoro part-time sarei Iap con reddito e lavoro al 51%, su quale base viene parametrato il mio reddito di lavoro dipendente (sul reddito Irap o sul reddito catastale della nuova società agricola)?
Questo contenuto è riservato agli abbonati alle riviste Edagricole. Abbonati
Sei abbonato a Terra e Vita o ad una delle altre riviste Edagricole e hai già effettuato l’accesso al sito?
Fai login per accedere a questo articolo e a tutti i contenuti a te riservati.
Sei abbonato ad una delle riviste Edagricole ma non hai mai effettuato l’accesso al sito?
Registrati qui con la stessa e-mail utilizzata per la sottoscrizione del tuo abbonamento.
Entro 24 ore verrai abilitato automaticamente alla consultazione dell’articolo e di tutti i contenuti riservati agli abbonati.
Per qualsiasi problema scrivi a abbonamenti@newbusinessmedia.it
Pongo il seguente quesito: mio fratello ha un lavoro part-time, ha la partita Iva di imprenditore agricolo con un volume d¿affari non superiore a 7.000 euro