Domanda
Ho visto sul sito che avete risposto già in parte in data 24-6-2010 ad una vostra lettrice del sito ma vorrei esporvi ugualmente il mio caso analogo:
Anche io ho fatto ristrutturazione di fabbricato rurale con accatastamento in D10 e apertura dell’agriturismo con fatturazione regolare in data agosto 2006, ho richiesto rimborso Iva come consigliato(regime ordinario).
È stato fatto tutto in regola meticolosamente per non incappare in errori troppo cari da pagare dopo.
L’agenzia delle Entrate mi concede solo il rimborso su attrezzature, infissi, ecc. ma non sul restauro dell’immobile in quanto in affitto dalla nonna (tra l’altro all’epoca in fin di vita) e non di proprietà, ma comunque mi sarebbe rimasta in accredito, quindi con la possibilità di scalare con le tasse ecc.
Fin qui tutto bene, o quasi, ma ora in base a una nuova normativa (penso del 2011) mi viene chiesto tutto indietro.
Mi sembra che mi venga contestato anche il fatto di aver preso contributi sulla cifra totale (come da computo metrico consuntivo) calcolando anche l’iva e in base a questa normativa (retroattiva) non ne avrei avuto diritto.
Non le dico lo sgomento... il mio commercialista si è appoggiato anche ad uno esterno, più competente e siamo riusciti a scremare un po’ la cifra in quanto parte della spesa era per un piccolo laboratorio (riconducibile all’azienda agricola e non all’agriturismo) ma comunque devo pagare. Ho sentito altri pareri e pare che ultimamente non sono l’unico.
Mi viene sconsigliato di andare in commissione tributaria, in quanto non godrei più della scrematura della cifra (ottenuta quasi mercanteggiando) e dovrei accollarmi ovviamente spese di personale competente e sicure sanzioni ora a carico (fortunatamente) dello studio che mi cura la contabilità con la quasi certezza di perdere la causa.
Mi scusi la lunghezza del testo e la poca precisione dei dati, ma mi piacerebbe sapere, se possibile, il suo parere in merito.
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<p style="text-align: justify;">Ho visto sul sito che avete risposto già in parte in data 24-6-2010 ad una vostra lettrice del sito ma vorrei esporvi ugualmente il mio caso analogo: <br />Anche io ho fatto ristrutturazione di fabbricato rurale con accatastamento in D10 e apertura dell’agriturismo con fatturazione regolare in data agosto 2006, ho richiesto rimborso Iva come consigliato(regime ordinario). <br />È stato fatto tutto in regola meticolosamente per non incappare in errori troppo cari da pagare dopo. <br />L’agenzia delle Entrate mi concede solo il rimborso su attrezzature, infissi, ecc. ma non sul restauro dell’immobile in quanto in affitto dalla nonna (tra l’altro all’epoca in fin di vita) e non di proprietà, ma comunque mi sarebbe rimasta in accredito, quindi con la possibilità di scalare con le tasse ecc. <br />Fin qui tutto bene, o quasi, ma ora in base a una nuova normativa (penso del 2011) mi viene chiesto tutto indietro. <br />Mi sembra che mi venga contestato anche il fatto di aver preso contributi sulla cifra totale (come da computo metrico consuntivo) calcolando anche l’iva e in base a questa normativa (retroattiva) non ne avrei avuto diritto. <br />Non le dico lo sgomento… il mio commercialista si è appoggiato anche ad uno esterno, più competente e siamo riusciti a scremare un po’ la cifra in quanto parte della spesa era per un piccolo laboratorio (riconducibile all’azienda agricola e non all’agriturismo) ma comunque devo pagare. Ho sentito altri pareri e pare che ultimamente non sono l’unico. <br />Mi viene sconsigliato di andare in commissione tributaria, in quanto non godrei più della scrematura della cifra (ottenuta quasi mercanteggiando) e dovrei accollarmi ovviamente spese di personale competente e sicure sanzioni ora a carico (fortunatamente) dello studio che mi cura la contabilità con la quasi certezza di perdere la causa. <br />Mi scusi la lunghezza del testo e la poca precisione dei dati, ma mi piacerebbe sapere, se possibile, il suo parere in merito.</p>
