Dopo la perdita di mio padre (era titolare di una ditta individuale su cui poggiava un agriturismo e un'azienda agricola) mi trovo in una situazione confusa per quanto riguarda il tema della successione; vorrei sapere con precisione se posso o meno chiedere l'agevolazione fiscale (quindi esenzione del pagamento sia dell'imposta ipotecaria che catastale x un tot del 3%) sull'immobile D10 e dei relativi terreni che sono passati in successione a me e mia mamma.
Alcune dettagli: mio padre è mancato meno di 3 mesi fa, la ditta individuale è passata in comunione ereditaria a me e mia mamma con la stessa P. IVA. Ora mia mamma prenderà la titolarità di imprenditore agricolo secondo l'art 2135 e apriremo una S.S. io e lei, dove io non avrò un ruolo operativo, in quanto ho un lavoro da dipendente a tempo pieno e quindi secondo la commercialista, l'Inps non mi aprirebbe una
posizione contributiva a mio nome...anche fossi disponibile a pagare doppia contribuzione. Quindi chiuderemo la vecchia ditta del papà e apriremo quella nuova.
Secondo la commercialista, consegnando poi la successione all'agenzia dell'entrate, sarà difficile che ci venga concessa l'agevolazione... e se rischiamo di chiederla potrebbe venire bocciata e pagare la maxi sanzione... ma quali sono le normative a cui possiamo fare riferimento per sapere se ne abbiamo diritto o meno? Sempre secondo la commercialista, propone di pagare in modo retroattivo i contributi Inps agricoli x mia mamma dal decesso di mio padre per dare continuità all'attività agricola... si possono richiedere fino a 90 gg pregressi....ma basta l'allineamento previdenziale e non civilistico?
Vorrei capire quali requisiti sono necessari x poter avere l'agevolazione fiscale?