Domanda

Siamo alcuni fratelli (non agricoltori) che hanno ereditato da circa 15 anni dei terreni agricoli da foraggio, situati in località montana, utilizzati da più di vent'anni da un agricoltore (in possesso di un agriturismo), prima con l'autorizzazione verbale di una ns zia.
Successivamente con l'accordo verbale dei fratelli, a titolo sempre gratuito ed ininterrottamente.

Ora questo agricoltore ci chiede di autorizzarne l'uso per iscritto, precisando che passi automaticamente ai suoi eredi in caso di suo decesso.

Abbiamo il fondato timore che questi voglia utilizzare il diritto di usucapione per 'animus possidenti' e, per tutelarci, gradiremmo alcuni chiarimenti e/o suggerimenti su come dobbiamo comportarci.

Per agevolare la Vs risposta poniamo dei quesiti:

- il termine di utilizzo dell'agricoltore dopo il quale potrebbe richiedere il possesso dei terreni è di 15 o 20 anni? o per le località montane è diverso?

- per la disdetta del ns permesso ad utilizzarli è sufficiente un avviso verbale o è necessario eseguirla per iscritto?
- in quest'ultimo caso, come formularla?
− è necessario che sia firmata da tutti noi fratelli o è sufficiente dall'unico fratello che in effetti ne ha sempre concordato l'uso?
− o è comunque necessario che i restanti fratelli gli rilascino una procura notarile specifica, senza registrazione per ridurre i costi?