Domanda
Insieme ad altri tre agricoltori toscani con proprietà confinanti tre anni fa abbiamo richiesto al dipartimento Regionale il permesso per la creazione di un Azienda Faunistica Venatoria non a fine di lucro, per non avere cacciatori nelle nostre aziende e conservare la fauna in un certo modo.
Abbiamo ottenuto la concessione e il codice fiscale e abbiamo iniziato la nostra attività faunistica. Tutto bene, l’azienda era volta alla salvaguardia del fagiano, della starna e della lepre e già oggi vediamo risultati molto buoni. Però insieme a questa selvaggina sono arrivati anche cinghiali e caprioli che ci stanno devastando le coltivazioni. Stiamo limitandoli con cacciate e catture ma la lotta è impari.
Quest’anno la Regione ci ha chiesto di conferire anche cinghiali e caprioli vivi catturati che ci pagano. Lo abbiano fatto e consegnato gli animali all’Atc. L’Atc ci richiede la fattura ma dovremmo essere esenti in quanto Afv non a fine di lucro. Qualcuno ci aveva suggerito di fare fattura pro-quota con le partite iva della nostra azienda agricola, ma l’Atc vuole proprio la fattura dall’Azienda faunistico venatoria. Il commercialista ci dice che siamo soggetti ad iva … mi dite cosa dobbiamo fare?
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