Domanda
Un pensionato ex Scau, con circa € 5.000 di pensione Inps all’anno, presenta la dichiarazione dei redditi dichiarando la pensione e il quadro A reddito dominicale e reddito agrario (terreno a frutteto, risulta come frutteto anche al catasto terreni).
Il pensionato che in effetti utilizza (coltiva) ancora il terreno agricolo, come ulteriore fonte di reddito agrario (dichiarato) per integrare la sua pensione minima, ha diritto alle agevolazioni Ici per gli ex coltivatori diretti, visto che materialmente continua a coltivare il terreno, ma non è iscritto al registro delle imprese né ha partita Iva. Da un calcolo fatto secondo la delibera del Comune (€ 250,00 al mc minimo valore venale area edificabile deliberata dal comune aprile 2007) il pensionato dovrebbe pagare l’Ici come area edificabile circa € 10.000 all’anno (due volte la sua pensione lorda). Quindi è costretto a vendere il terreno per pagare l’Ici?
Il principio della capacità contributiva art. 53 della Costituzione?
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<p>Un pensionato ex Scau, con circa € 5.000 di pensione Inps all’anno, presenta la dichiarazione dei redditi dichiarando la pensione e il quadro A reddito dominicale e reddito agrario (terreno a frutteto, risulta come frutteto anche al catasto terreni).<br />Il pensionato che in effetti utilizza (coltiva) ancora il terreno agricolo, come ulteriore fonte di reddito agrario (dichiarato) per integrare la sua pensione minima, ha diritto alle agevolazioni Ici per gli ex coltivatori diretti, visto che materialmente continua a coltivare il terreno, ma non è iscritto al registro delle imprese né ha partita Iva. Da un calcolo fatto secondo la delibera del Comune (€ 250,00 al mc minimo valore venale area edificabile deliberata dal comune aprile 2007) il pensionato dovrebbe pagare l’Ici come area edificabile circa € 10.000 all’anno (due volte la sua pensione lorda). Quindi è costretto a vendere il terreno per pagare l’Ici?<br />Il principio della capacità contributiva art. 53 della Costituzione?</p>