Domanda

Sono un medico veterinario. I miei genitori hanno un’azienda agricola in Basilicata, in provincia di Potenza, costituita da circa 150 ha seminativi e 100 ha di bosco. Oggi questa azienda è condotta da una società, che è una sas, costituita da 3 persone:

• l’amministratore che è Iap e che conferisce il titolo anche alla società che è a sua volta Iap;
• da mia mamma, coltivatrice diretta pensionata;
• e da me che sono Iap e che ho il 49% delle quote.

Per esigenze personali l’attuale amministratore dovrà uscire dalla società, quindi dovremmo riformularla io e mia mamma, lasciando la stessa P.Iva, gli stessi terreni e gli stessi mezzi.

La nuova formula societaria dovrebbe essere una snc perché mia mamma, pensionata coltivatrice diretta, dovrebbe essere l’amministratrice e io, socia, dovrei dare alla società il requisito Iap.

Io, Iap, sono anche da 3 anni dipendente pubblico con il ruolo di dirigente veterinario.
Sono regolarmente iscritta dal 2020 all’Inps come Iap pagando i relativi contributi, il requisito Iap e l’iscrizione all’Inps sono antecedenti all’assunzione.
Il mio contratto di lavoro prevede 38 ore settimanali, con un reddito lordo di circa 48mila euro; invece, i contributi Pac + Psr dell’azienda sono di circa 80mila euro.
L’azienda ricade in zona montana; quindi, i requisiti Iap di tempo e reddito sono ridotti al 25%.

Il quesito è il seguente: se sono rispettati i requisiti di reddito e tempo, le due attività sono compatibili? La snc sarebbe la corretta nuova tipologia di società?