Coltivatori diretti e contributi

    Domanda

    Mio padre ha 55 anni ed è un pensionato INPDAP da 12 anni (avendo già raggiunto 32 anni di contributi perchè da militare ebbe la possibilità di andare in pensione). Attualmente lui dirige la nostra azienda agricola di circa 10 ettari di terreno ottenendo un fatturato tra i 40.000 e i 100.000 euro per anno. Egli assume anche manodopera tra le 200 e le 450 giornate per anno. Fino a qualche giorno fa era iscritto alla camera di commercio come imprenditore agricolo ma non pagava contributi INPS perché l'associazione di categoria ha sempre sostenuto fosse inutile, essendo già pensionato.

    Qualche giorno fa l'INPS ci ha chiamato e interrogato e poi ci è arrivato un verbale che lo iscrive d'ufficio come coltivatore diretto dal 2004, e ci obbliga a pagare 11.000 euro di contributi arretrati più interessi e sanzioni da determinarsi.

    Preciso che mio padre ha una causa di servizio riconosciuta dall'INPDAP iscritta alla tabella A, categoria 8^ vitalizia che gli comporta l'esenzione del ticket.

    Vorrei sapere se ci sono i presupposti per l'iscrizione d'ufficio nel registro dei coltivatori diretti e se dobbiamo pagare la somma indicata. Inoltre vorrei sapere se lui i contributi li deve pagare per intero oppure al 50% come i pensionati ultrasessantacinquenni.

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    <p>Mio padre ha 55 anni ed è un pensionato INPDAP da 12 anni (avendo già raggiunto 32 anni di contributi perchè da militare ebbe la possibilità di andare in pensione). Attualmente lui dirige la nostra azienda agricola di circa 10 ettari di terreno ottenendo un fatturato tra i 40.000 e i 100.000 euro per anno. Egli assume anche manodopera tra le 200 e le 450 giornate per anno. Fino a qualche giorno fa era iscritto alla camera di commercio come imprenditore agricolo ma non pagava contributi INPS perché l'associazione di categoria ha sempre sostenuto fosse inutile, essendo già pensionato.<br /><br />Qualche giorno fa l'INPS ci ha chiamato e interrogato e poi ci è arrivato un verbale che lo iscrive d'ufficio come coltivatore diretto dal 2004, e ci obbliga a pagare 11.000 euro di contributi arretrati più interessi e sanzioni da determinarsi.<br /><br />Preciso che mio padre ha una causa di servizio riconosciuta dall'INPDAP iscritta alla tabella A, categoria 8^ vitalizia che gli comporta l'esenzione del ticket.<br /><br />Vorrei sapere se ci sono i presupposti per l'iscrizione d'ufficio nel registro dei coltivatori diretti e se dobbiamo pagare la somma indicata. Inoltre vorrei sapere se lui i contributi li deve pagare per intero oppure al 50% come i pensionati ultrasessantacinquenni.</p>

    Coltivatori diretti e contributi
    - Ultima modifica: 2009-07-17T00:00:00+02:00
    da Daniele Gualdi
    Coltivatori diretti e contributi - Ultima modifica: 2009-07-17T00:00:00+02:00 da Daniele Gualdi

    2 Commenti

    1. Sono coltivatore diretto dal 2008,posseggo circa 15 ha coltivati ad Agrumeto tra proprietà e affitto, con un fatturato annuo i circa 50-60mila € pago regolarmente i contributi prestando opera per circa 150 giornate annue .Il mio consulente mi ha sottolineato il fatto che detenendo una superficie ragguardevole tra proprietà ed affitto, non posso in alcun modo sostenere, in base alla tabella ettaro/coltura, la qualifica di coltivatore diretto,consigliandomi ad approdare a qualifica IAP,per regolarizzare la posizione previdenziale presso L Inps !Vorrei sapere se secondo voi è giusta come osservazione,vado incontro a sanzioni se rimango coltivatore diretto?

      • Probabilmente le giornate che Lei dichiara sono 156 (giornate teoriche di impegno) che corrispondono a 312 gg. di lavoro effettivo nella tabella ettaro/coltura. A queste giornate di lavoro effettivo vanno aggiunte eventuali giornate prestate dai sui familiari iscritti nel nucleo di coltivatore diretto. Poi vanno sommate anche le ore del personale dipendente (OIT e OTD) non facente parte della famiglia del coltivatore diretto (la quale però deve comunque assicurare il terzo di manodopera del fondo). Infine su questo dato considerando anche il grado di meccanizzazione aziendale lei deve fare i riferimenti ai parametri delle tabelle di ettaro/coltura.
        Il suo consulente le propone di spostare la sua posizione da coltivatore diretto a Iap: facendo così non ha alcuna variazione nei rapporti ettaro/coltura elimina solo l’assicurazione infortuni che ha come coltivatore diretto e non ha coma Iap.
        La invito pertanto a chiarire con il suo professionista se il suo problema è di tabella ettaro/coltura o se è un problema di soddisfare il terzo di manodopera per il fondo. Solo il secondo problema potrebbe essere risolto dalla variazione di categoria tra Coltivatore diretto e Iap.

        Luciano Boanini

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