Domanda PAC 2012

    Area coordinamento Agea

    Domanda

    Ho deciso di contattarvi in quanto ho avuto modo di apprezzare varie volte il vostro utilissimo servizio, e dopo aver spulciato un consistente numero di pagine, ho visto che nessuno ha mai posto il quesito. In breve: un’impresa agricola, Società Semplice, composta da due soci (moglie e marito), coltivatori diretti e proprietari di 10 ettari di terreno (nessun affitto), riceve da anni gli aiuti Pac, rinnovando di anno in anno la domanda da inoltrare all’Agea presso un patronato Epaca.
    Da qualche anno a questa parte, il responsabile del punto Epaca, inizia ad “avvertire” i due soci che potrebbero verificarsi eventuali “incompatibilità” della domanda con il regime fiscale (forfettario) e il tipo di società: la società semplice veniva considerata “poco adeguata” dall’Agea... e bisognava adottare stratagemmi per essere sicuri di ricevere gli aiuti.
    Tuttavia tali considerazioni sugli “stratagemmi” non son mai stati ascoltati.
    Fino al 2011 però tutto è filato liscio: domanda inoltrata, e aiuti ricevuti, nessun problema sopravvenuto.
    Il problema invece si pone a partire da questo 2012, quando andando a inoltrare la domanda.
    Il patronato Epaca afferma che l’Agea non accetterà più le suddette condizioni, e lo afferma con un giro di parole che non son capace di ripetere.
    Ora la cosa che mi è sembrata singolare, è il metodo da attuare per superare questa problematica: i due soci dovrebbero dare in affitto i loro terreni alla loro stessa società, tramite regolare contratto d’affitto decennale. In tal modo la posizione sarebbe regolarizzata.
    Questo passaggio assai bizzarro, mi è stato giustificato con la seguente frase: “Senza il contratto d’affitto, l’Agea potrebbe inquadrare la vostra società semplice come una società finta, senza alcuna coltivazione, costituita solo per incassare gli aiuti. Con il contratto d’affitto si assicura la volontà di coltivare”.
    Ora a me tutto ciò suona davvero strano, ma essendo quasi inesistente la mia conoscenza in materia, ho deciso di chiedere alla vostra equipe di esperti.
    Chiedo soprattutto per un motivo: tale patronato Epaca in passato ha mostrato la volontà di fare più incartamenti di quanti realmente ne servissero... ecco, non vorrei ripetere l’errore. Mi scuso per il registro linguistico molto poco “burocratico” e molto più colloquiale, ma davvero non saprei ripetere tali arzigogolati giri di parole.

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    <p style="text-align: justify;">Ho deciso di contattarvi in quanto ho avuto modo di apprezzare varie volte il vostro utilissimo servizio, e dopo aver spulciato un consistente numero di pagine, ho visto che nessuno ha mai posto il quesito. In breve: un’impresa agricola, Società Semplice, composta da due soci (moglie e marito), coltivatori diretti e proprietari di 10 ettari di terreno (nessun affitto), riceve da anni gli aiuti Pac, rinnovando di anno in anno la domanda da inoltrare all’Agea presso un patronato Epaca. <br />Da qualche anno a questa parte, il responsabile del punto Epaca, inizia ad “avvertire” i due soci che potrebbero verificarsi eventuali “incompatibilità” della domanda con il regime fiscale (forfettario) e il tipo di società: la società semplice veniva considerata “poco adeguata” dall’Agea… e bisognava adottare stratagemmi per essere sicuri di ricevere gli aiuti. <br />Tuttavia tali considerazioni sugli “stratagemmi” non son mai stati ascoltati. <br />Fino al 2011 però tutto è filato liscio: domanda inoltrata, e aiuti ricevuti, nessun problema sopravvenuto. <br />Il problema invece si pone a partire da questo 2012, quando andando a inoltrare la domanda. <br />Il patronato Epaca afferma che l’Agea non accetterà più le suddette condizioni, e lo afferma con un giro di parole che non son capace di ripetere. <br />Ora la cosa che mi è sembrata singolare, è il metodo da attuare per superare questa problematica: i due soci dovrebbero dare in affitto i loro terreni alla loro stessa società, tramite regolare contratto d’affitto decennale. In tal modo la posizione sarebbe regolarizzata. <br />Questo passaggio assai bizzarro, mi è stato giustificato con la seguente frase: “Senza il contratto d’affitto, l’Agea potrebbe inquadrare la vostra società semplice come una società finta, senza alcuna coltivazione, costituita solo per incassare gli aiuti. Con il contratto d’affitto si assicura la volontà di coltivare”. <br />Ora a me tutto ciò suona davvero strano, ma essendo quasi inesistente la mia conoscenza in materia, ho deciso di chiedere alla vostra equipe di esperti. <br />Chiedo soprattutto per un motivo: tale patronato Epaca in passato ha mostrato la volontà di fare più incartamenti di quanti realmente ne servissero… ecco, non vorrei ripetere l’errore. Mi scuso per il registro linguistico molto poco “burocratico” e molto più colloquiale, ma davvero non saprei ripetere tali arzigogolati giri di parole.</p>

    Domanda PAC 2012
    - Ultima modifica: 2012-04-13T00:00:00+02:00
    da Daniele Gualdi
    Domanda PAC 2012 - Ultima modifica: 2012-04-13T00:00:00+02:00 da Daniele Gualdi

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