Diritto di prelazione e coltivatori diretti

    Domanda

    Mio padre, attualmente pensionato metalmeccanico, conduce un fondo rustico a destinazione agraria e non edificabile da PRG vigente, con contratto d'affitto tacitamente rinnovato ancora dai tempi di suo nonno. Recentemente il proprietario ha comunicato con lettera raccomandata AR la formale disdetta del contratto in scadenza al 10.11.2010. Tale comunicazione nasce dal fatto che con molta probabilità il proprietario del fondo lo metterà in vendita. Dato che mio padre non è regolarmente iscritto al registro provinciale delle imprese agricole, ma  si dedica direttamente e abitualmente con il proprio lavoro alla coltivazione del fondo, soddisfando almeno 1/3 del fabbisogno del fondo; può o meno far valere un diritto di prelazione nel caso di vendita del fondo stesso o è indispensabile il requisito dell'iscrizione all'albo dei coltivatori diretti?

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    <p>Mio padre, attualmente pensionato metalmeccanico, conduce un fondo rustico a destinazione agraria e non edificabile da PRG vigente, con contratto d'affitto tacitamente rinnovato ancora dai tempi di suo nonno. Recentemente il proprietario ha comunicato con lettera raccomandata AR la formale disdetta del contratto in scadenza al 10.11.2010. Tale comunicazione nasce dal fatto che con molta probabilità il proprietario del fondo lo metterà in vendita. Dato che mio padre non è regolarmente iscritto al registro provinciale delle imprese agricole, ma  si dedica direttamente e abitualmente con il proprio lavoro alla coltivazione del fondo, soddisfando almeno 1/3 del fabbisogno del fondo; può o meno far valere un diritto di prelazione nel caso di vendita del fondo stesso o è indispensabile il requisito dell'iscrizione all'albo dei coltivatori diretti?</p>

    Diritto di prelazione e coltivatori diretti
    - Ultima modifica: 2009-09-11T00:00:00+02:00
    da Daniele Gualdi
    Diritto di prelazione e coltivatori diretti - Ultima modifica: 2009-09-11T00:00:00+02:00 da Daniele Gualdi

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