Domanda
Da due anni ho in comodato d'uso gratuito (solo con la promessa di dare un po' di prodotti dell'orto alla proprietaria) un pezzo di terreno adibito ad orto. La proprietaria mi ha inviato una raccomandata nella quale si richiede la restituzione immediata del bene in oggetto in base all’art. 1810. So che questo articolo dice che in effetti lo può fare, ma che fine fanno le mie colture ancora in atto (patate ancora sottoterra, vigna ancora da vendemmiare, pomodori ancora sulla pianta)? Io non contesto la restituzione, vorrei solo sapere se la restituzione potrà avvenire a raccolti ultimati, tra circa 90 giorni.
Questo contenuto è riservato agli abbonati alle riviste Edagricole. Abbonati
Sei abbonato a Terra e Vita o ad una delle altre riviste Edagricole e hai già effettuato l’accesso al sito?
Fai login per accedere a questo articolo e a tutti i contenuti a te riservati.
Sei abbonato ad una delle riviste Edagricole ma non hai mai effettuato l’accesso al sito?
Registrati qui con la stessa e-mail utilizzata per la sottoscrizione del tuo abbonamento.
Entro 24 ore verrai abilitato automaticamente alla consultazione dell’articolo e di tutti i contenuti riservati agli abbonati.
Per qualsiasi problema scrivi a abbonamenti@newbusinessmedia.it
<p>Da due anni ho in comodato d'uso gratuito (solo con la promessa di dare un po' di prodotti dell'orto alla proprietaria) un pezzo di terreno adibito ad orto. La proprietaria mi ha inviato una raccomandata nella quale si richiede la restituzione immediata del bene in oggetto in base all’art. 1810. So che questo articolo dice che in effetti lo può fare, ma che fine fanno le mie colture ancora in atto (patate ancora sottoterra, vigna ancora da vendemmiare, pomodori ancora sulla pianta)? Io non contesto la restituzione, vorrei solo sapere se la restituzione potrà avvenire a raccolti ultimati, tra circa 90 giorni.</p>
Possiedo alcune piccole particelle di prati in montagna, che attualmente vengono sfalciate da 2 contadini che si trattengono il fieno(ciò con accordo verbale tra noi). Ora io vorrei fare un contratto di comodato gratuito, senza registrarlo. Ciò è legale e sopratutto mi tutela nel caso di eventuali pretese di uso capione? Ci sono altre possibilità ?Io non voglio impegnarmi con contratti di 15 anni come prevedono quelli agrari. Grazie per l’eventuale consiglio che vorrete darmi.
Certamente è possibile fare un contratto di comodato gratuito, tuttavia ai fini che interessano al lettore (prevenzione dell’usucapione) è, se non assolutamente necessario, quanto meno opportuno per evitare contestazioni comunque possibili attribuire al contratto data certa, il che avviene solitamente appunto con la registrazione, che quindi sarebbe preferibile non omettere. In realtà la pratica ha trovato anche altri mezzi per l’attribuzione della data certa, come la stesura dell’atto su un foglio che viene poi inviato per posta in modo che vi risulti apposto il timbro postale con la data, oppure il deposito dell’atto in busta chiusa presso un notaio che appone sulla busta la data e il sigillo notarile.
Francesco Mario Agnoli
Buongiorno ,
Se ho un terreno agricolo , non sono agricoltore , in comodato d’uso gratuito
È possibile affittare piccoli appezzamenti a terzi ? Ovviamente affitti con le dovute registrazioni e tasse
Grazie
Gentile lettore, nella home page del sito di Terra e Vita in alto a destra trova il bottone per accedere alla nostra sezione “l’esperto risponde” per quesiti come questo. il servizio è disponibile solo per gli abbonati alla rivista. La ringrazio per l’attenzione, ma le segnalo che abbonandosi troverà molte più informazioni e approfondimenti. https://shop.newbusinessmedia.it/products/terra-e-vita